AREZZO – Lo sviluppo rurale in provincia di Arezzo, con i risultati ottenuti e le prospettive future, è stato al centro di un seminario che si è svolto questa mattina nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia. "Nei primi due anni del piano di sviluppo rurale, quelli 2007 e 2008, sono stati erogati sei milioni e mezzo di euro in risposta a 900 domande presentate dalle aziende del nostro territorio – spiega l'Assessore provinciale all'agricoltura Andrea Cutini. Si tratta di cifre molto significative per lo sviluppo economico della nostra provincia. All'interno di questi dati merita di essere sottolineato il fatto che lo stato di avanzamento della spesa della prima fase del piano si assesta sul 96% dei contributi assegnati dalla regione alla Provincia di Arezzo, a fronte di una media regionale del 71%. Tra gli altri sono stati già stati realizzati in cofinanziamento 47 progetti di sviluppo in altrettante aziende agricole per un totale di oltre 2 milioni di euro di contributi a fronte di una spesa di investimento complessiva di oltre 4 milioni di euro. Inoltre si possono citare i 58 nuovi giovani imprenditori che si sono già insediati in qualità di capo azienda con una contribuzione per l’avvio di investimenti aziendali pari a 40.000 euro ciascuno. Partendo da questi dati abbiamo voluto, con il seminario di oggi, confrontarci con le associazioni di categoria, gli imprenditori agricoli e altri enti pubblici per un loro approfondimento, e, soprattutto, per dare avvio alla seconda fase del piano di sviluppo rurale in provincia di Arezzo ricavandone utili indicazioni". Al seminario ha dato un importante contributo il dottor Denis Pantini, responsabile di area agricoltura e industria alimentare di Nomisma, che ha illustrato gli scenari evolutivi per l'agricoltura in termini di cambiamenti del quadro delle politiche e di mercato, ha descritto il ruolo che continuerà ad avere lo sviluppo rurale, ha parlato della situazione nel contesto nazionale sull'utilizzo delle risorse dei Piani di Sviluppo Rurale e, infine, ha illustrato le prospettive dell'agricoltura aretina in questo scenario. "Un confronto, quello con il livello nazionale, quanto mai necessario per inquadrare anche le nostre politiche e definire meglio le nostre scelte future", conclude l'Assessore Cutini.