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Arezzo, ricerca perdite e sostituzione di reti idriche

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Arezzo, ricerca perdite e sostituzione di reti idriche
Nuove Acque

AREZZO – Manutenzione, ricerca delle perdite e, quando necessario, sostituzione delle reti idriche. Come nel caso di quattro strade della città e di due frazioni di Arezzo. Quindi via Dovizi, via Golgi, via Mercurio, via Paganini e le località Puglia e Ripa di Quarata.
“Sono zone che presentavano problemi ricorrenti di perdite – ricorda Francesca Menabuoni, Direttore Tecnico di Nuove Acque. La media complessiva era di 70 interventi all’anno e questo in quadro generale abbastanza complesso: dieci anni fa, al momento dell’inizio della nostra gestione, la città di Arezzo perdeva oltre la metà dell’acqua che veniva immessa in rete. E questo a causa di perdite e di un sistema di tubazioni ormai obsoleto. In questi anni, grazie ai costanti interventi di manutenzione, ricerca perdite e sostituzioni abbiamo ridotto la quantità di acqua immessa in rete di oltre 3 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Ci siamo impegnati in una costante azione di monitoraggio e l’aumento di professionalità dei nostri addetti ci sta consentendo di eseguire interventi in maniera diretta, facendo così fronte ad un budget per la manutenzione straordinaria, inserito nel Piano di Ambito, che non ci consentirebbe di coprire tutta la mole di interventi che abbiamo messo in atto”.
Grande attenzione, quindi, da parte di Nuove Acque al problema delle perdite dalla reti idriche. “Nel 2009 i nostri interventi hanno consentito di bloccare perdite dalle quali fuoriuscivano 5.571 metri cubi d’acqua ogni giorno – sottolinea l’Amministratore Delegato Jerome Douziech. Una perdita occulta provocata da un foro di 5 millimetri, produce nell’arco di un anno e in un sistema con pressione media di esercizio, un volume di acqua dispersa che è pari alla superficie di un campo da calcio inondato per circa un altezza di 1 metro e mezzo. Nuove Acque ha attivato il servizio e la squadra ricerca perdite fin dal 2000. E sempre con tecnologie all’avanguardia. Nel 2000 abbiamo iniziato con uno strumento, il cosiddetto “noise logger”, collocato all’interno di un tombino e lasciato in azione per due giorni. Uno strumento in grado di captare ed analizzare i rumori della rete idrica. Nel 2008 abbiamo introdotto, per primi in Italia, la nuova tecnica del "gas tracciante". I risultati si stanno facendo ormai tangibili con una forte riduzione delle perdite e quindi degli sprechi”. E a Nuove Acque non sono mancati i riconoscimenti della qualità del lavoro svolto: la capacità di raggiungere valori di perdite inferiori al 15% su sistemi critici per la carenza di risorse idriche, le ha consentito di ottenere il premio "Toscana Ecoefficiente" proprio nel 2008.