Home Politica ‘Arezzo spendera’ per respirare immondizia’

‘Arezzo spendera’ per respirare immondizia’

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Arezzo – «A questo clima di crisi fa da contraltare un'idea del tutto bizzarra scivolata indifferente sotto gli occhi di tutti: è partito il bando di gara per la realizzazione di un nuovo ed enorme inceneritore, che porterà gravi problemi sia alla salute che al portafoglio degli Aretini, nonostante un'alternativa economica e salubre esista già. Vediamo un po' da vicino questi aspetti.

SALUTE: I danni che gli inceneritori provocano sono ormai indiscutibilmente riconosciuti. Per esempio dallo Studio di Coriano emergono: aborto spontaneo, malattie renali, infarto, infezioni respiratorie ed un aumento di morte per tumori.
Questo non deve stupire se si pensa che nelle emissioni degli impianti sono presenti inquinanti di ogni specie (dal particolato, ai metalli pesanti, alle diossine). Per salvaguardare la salute le istituzioni devono offrirci la raccolta “porta a porta”, non gli inceneritori.

ECONOMIA: l'assessore all'ambiente Roberto Banchetti afferma che il progetto per la gestione dei rifiuti “contempla […]la realizzazione del termo-valorizzatore, che avrà una potenzialità di 84 mila tonnellate. Per le attività di base è stato preventivato un impegno di 130 milioni di euro all'anno, mentre per la realizzazione degli impianti si arriverà a 120 milioni”. Tutti costi che graveranno sulle prossime bollette.
Ad Arezzo, rispetto alle stime previste per il 2009, è stato prodotto quasi il 10% in meno di rifiuti. Ciò fa pensare che si tratti di evidenti forzature per sovrastimare la produzione, al fine di dimostrare la necessità di costruire un nuovo inceneritore. Infatti, la produzione dei rifiuti è inevitabilmente calata perché collegata alla contrazione dei consumi. E' piuttosto logico. L'inceneritore ci costringerà a pagare una “eco-tassa” dovuta ai mancati raggiungimenti dei limiti europei imposti in materia di Raccolta Differenziata (65% entro il 2011).

L'ALTERNATIVA: Come appena visto, si parla di preventivi di costo altissimi rispetto a quanto esiste e funziona già in maniera egregia. Vedelago e Capannori sono, tra i tanti, esempi pratici a cui le nostre istituzioni dovrebbero ispirarsi. Prendendo in considerazione un economico ed etico impianto di trattamento a freddo dei rifiuti si risparmiano soldi sulle tasse, se ne guadagnano dalla vendita dei materiali per investirne su nuovi progetti, le città sono pulite ed informate. Un Centro-riciclo, adattato alle esigenze della nostra Provincia, costerebbe dai 5 ai 10 milioni di Euro e potrebbe essere operativo in 6 mesi, mentre l'inceneritore richiederà 3 anni. Con i 90 mln di Euro risparmiati, non si potrebbe investire sul potenziamento del “porta a porta” con tariffa su misura per ogni utente, oppure premiando con un contributo economico i cittadini più virtuosi?
Il Centro-riciclo produce denaro in 3 anni, mentre l'inceneritore è già un costo perpetuo. Il Centro-riciclo, invece di bruciare i materiali, ricicla e rivende quasi tutto quello che gli viene conferito, crea più posti di lavoro e non ha camini quindi, non espelle sostanze tossiche.

Nessuna delle nostre Amministrazioni si è mai degnata di valutare la fattibilità, nel nostro territorio, di un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti. É incredibile che, per una vicenda cosi rilevante, pochissimi Cittadini si siano dimostrati interessati.

Gli inceneritori, anche quelli di nuova generazione, inquinano, costano e sono pericolosissimi per la salute umana, non è difficile capirlo. Smettiamola di delegare. Siamo noi che dobbiamo scegliere.»

Movimento 5 Stelle Arezzo

Articlolo scritto da: Movimento 5 Stelle Arezzo