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‘Cambia ritmo, informati: il Parkinson si può curare’

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‘Cambia ritmo, informati: il Parkinson si può curare’

Arezzo – Sabato 27 novembre si celebra la Seconda Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, una iniziativa destinata a combattere la scarsa informazione, sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce e diffondere la conoscenza sulle opportunità terapeutiche di questa grave patologia, che colpisce ogni anno circa 6mila persone in Italia e il cui esordio avviene anche prima dei 50 anni.

Nell'occasione, l’A.P.AR – Associazione Parkinsoniani Aretini – ha promosso una giornata di accoglienza, informazione, musica ed approfondimento scientifico culturale (Parkinson oggi), che si terrà presso l’Auditorium dell’Ospedale San Donato, a partire dalle ore 15,00. Il programma prevede la presenza degli specialisti neurologi del nostro ospedale, l’Assessore alle politiche Sociali del Comune di Arezzo, la responsabile del Servizio Sociale Zona Aretina e le Fisioterapiste dell’Associazione.

"Di Malattia di Parkinson se ne parla molto – afferma il dottor Paolo Zolo, direttore dell'area neurologica del San Donato – ma nella popolazione, purtroppo, c’è ancora una scarsa conoscenza di questa malattia, del modo in cui si manifesta, di quali siano i sintomi caratteristici e, soprattutto, di quanto sia importante una diagnosi tempestiva. Da qui l'importanza di queste iniziative finalizzate a diffondere informazioni corrette, sia sulla malattia che sulle opportunità terapeutiche disponibili".

La Malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, difficilmente diagnosticabile e dalla sintomatologia complessa sia motoria (tremore, rigidità e acinesia-rallentamento motorio), che ”non motoria” (disturbi del sonno, bassa pressione arteriosa, allucinazioni e depressione), che colpisce ogni anno 1.5% della popolazione oltre 65 anni, per una prevalenza di 120 casi per 100.000 abitanti (circa 500 pazienti nella Provincia).

L’A.P.AR., sistematicamente, fornisce ai parkinsoniani ed ai loro familiari informazioni sulle cure mediche e terapeutiche, organizza attività di riabilitazione neuromotoria, di sostegno psicologico, sensibilizza e promuove incontri e conferenze sulla malattia. E proprio perché l’accesso all’informazione e la diagnosi precoce possono fare tanto, la Giornata Nazionale può essere un buon inizio per saperne di più.