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Baldi su regolamento urbanistico: Non è mai troppo tardi per cambiare

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Baldi su regolamento urbanistico: Non è mai troppo tardi per cambiare

AREZZO – "In maggioranza nel precedente mandato ed ora dai banchi dell'opposizione, ho sempre cercato di svolgere al meglio il mio ruolo, sforzandomi di essere libero da ogni forma di pregiudizio. Nei mesi scorsi mi sono impegnato strenuamente per cercare di portare un contributo anche al Regolamento Urbanistico, vista l'importanza delle decisioni da prendere in Consiglio Comunale per futuro di Arezzo.
Devo purtroppo dire che la maggioranza è sempre stata sorda ad ogni indicazione, ad ogni suggerimento. Anche le Osservazioni che ho portato in Consiglio Comunale sono cadute nel vuoto, sicuramente nemmeno studiate tantomeno lette dal pool di tecnici di cui si è circondata la Giunta. L'atteggiamento dimostratomi, se pur sempre cordiale e collaborativo nella forma, nei fatti si è rilevato poco lungimirante e, forse, anche un po' “snob”, come se il “verbo” dell'urbanistica fosse posseduto dai redattori di questo regolamento, così palesemente poco apprezzato dagli aretini.
Ma, adesso, visto che l'intera città muove critiche ed obiezioni al piano (critiche che per la maggior parte erano comprese e rappresentate nelle osservazioni proposte dal sottoscritto) e visto che adesso l'amministrazione si dice apertamente disponibile a ridiscutere tali punti, mi chiedo per quale motivo i tecnici del piano e i politici di maggioranza non si siano degnati di considerare quanto esposto nella sede del Consiglio Comunale, svilendo così i lavori e il ruolo della massima Assemblea civica.
Ciò detto, appare poi del tutto evidente che gli obblighi di comunicazione della Giunta nei confronti della città e i tanto sbandierati incontri pubblici (che da subito sono sembrati politicamente pilotati e per nulla veramente partecipati) si sono dimostrati una vera e propria messa in scena politica, un po' supponente e presuntuosa.
In conclusione, questa la somma del mio ragionamento. Se l'attuale maggioranza fosse in grado di ascoltare l'opposizione e non fosse presuntuosamente chiusa nel proprio recinto o impegnata a bilanciare e compensare i disequilibri di potere dei “massimi” e spesso anche dei “minimi” sistemi cittadini, forse, anche in tema di Regolamento Urbanistico, avremmo potuto dare alla città una risposta più celere e qualitativamente migliore, avremmo potuto garantire ad Arezzo una matrice politica e sociale più stabile per fondare una ripresa economica che le nostre famiglie non possono più attendere.
Se questa maggioranza capisse che si amministra per la città intera e non solo per alcune sue categorie, se capisse che si amministra anche ascoltando l'opposizione, allora siamo convinti che per Arezzo si potrebbe aprire una nuova luce.
Non è mai troppo tardi. "