Home Cronaca G8 alla Maddalena, quattro arresti Bertolaso indagato: ‘Lascio’

G8 alla Maddalena, quattro arresti Bertolaso indagato: ‘Lascio’

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FIRENZE – In merito alle indagini sui lavori per la realizzazione del G8 nell'isola de La Maddalena, è stata effettuata una perquisizione nella sede della Protezione civile di via Ulpiano e al Capo del dipartimento Guido Bertolaso è stato notificato un avviso di garanzia. Il sottosegretario è indagato per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze su presunti scambi di favori in cambio di incarichi relativi a opere per gli appalti dei grandi eventi, tra cui i lavori per il G8 in Sardegna, che poi venne spostato all'Aquila.
''Chiederò al pubblico ministero – ha dichiarato Bertolaso – che si sta occupando dell'indagine di procedere al più presto al mio interrogatorio così da poter fornire tutte le informazioni in mio possesso. Abbiamo assicurato al personale della Polizia Giudiziaria pieno supporto, consegnando tutti i documenti e ribadisco ancora una volta la più totale fiducia nell'operato della magistratura''. Intanto, ''per non intralciare l'operato degli organi inquirenti, ho immediatamente messo a disposizione del presidente del Consiglio tutti i miei incarichi. Mi sono sempre definito un servitore dello Stato e, come sempre, rimango a disposizione del mio Paese''.
Ma il premier Silvio Berlusconi è intenzionato a respingere le dimissioni presentate dal capo della Protezione civile. Il Cavaliere, riferiscono fonti ministeriali, avrebbe manifestato la sua volontà di non accogliere le dimissioni durante il Cdm.
Da parte sua Gianni Letta si dice "sicuro che Bertolaso chiarirà al più presto ogni cosa". E sottolinea: ''Conoscete la stima che ho per Bertolaso e non posso che confermarla nella maniera più seria e più convinta". Poi aggiunge: "Spero che il presidente del Consiglio, al quale ha messo a disposizione i suoi incarichi, adesso in Cdm, gli rinnovi la fiducia a nome di tutto il governo. La mia – rileva – ce l'ha sicuramente". Intanto sono quattro le persone arrestate, una ventina le perquisizioni effettuate nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze. In carcere sono finiti Angelo Balducci, 62 anni, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Diego Anemone, imprenditore romano di 39 anni; Mauro Della Giovanpaola, 44 anni, e Fabio De Santis, 47 anni. Questi ultimi due sono dipendenti del Dipartimento di sviluppo e turismo della presidenza del Consiglio dei ministri; De Santis è stato successivamente nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana. Per tutti l'accusa è corruzione continuata in concorso per scambio di favori tra dirigenti dello Stato preposti agli uffici interessati e privati imprenditori.
I magistrati fiorentini si sono imbattuti in questo filone di inchiesta, che verrà trasferita per competenza alla Procura di Roma, nel corso di intercettazioni telefoniche riguardanti un'indagine fiorentina: a quanto si apprende si tratterebbe dell'intercettazione di un architetto del capoluogo toscano già tra gli indagati per l'inchiesta sull'area di Castello. Con riferimento alle ipotesi di reato commesse a Firenze, si legge in una nota della Procura della Repubblica fiorentina, queste riguardano plurimi patti corruttivi consumati in relazione all'esecuzione dell'appalto di una importante opera pubblica a Firenze, essendo gli accordi illeciti intercorsi tra dirigenti dello Stato e imprenditori del territorio fiorentino.
I fatti contestati per il filone romano dell'inchiesta, che ha portato ai quattro arresti e a 20 perquisizioni, risalirebbero ad un periodo compreso tra il febbraio 2008 e qualche mese fa. Nella capitale, secondo quanto si apprende, sono in corso altre perquisizioni da parte dei carabinieri del Ros. Dal dipartimento della Protezione civile sottolineano infine che Balducci non è "mai stato dipendente della Protezione Civile, né tantomeno vicecapo".

Articlolo scritto da: AdnkronosIgn