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Giornata di lavoro sull’economia

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Giornata di lavoro sull’economia

AREZZO – Il Sindaco Fanfani ha contestato duramente il Patto di Stabilità che danneggia quegli enti locali come il Comune di Arezzo che hanno avuto comportamenti virtuosi.
“Abbiamo una situazione pesantissima che finirà per far gravare sui cittadini costi aggiuntivi. Il Comune di Arezzo rischia di essere messo nelle condizioni di tagliare servizi all'infanzia e agli anziani. O di scegliere tra una riduzione o l'altra. Grave è poi l'incapacità dello Stato di intervenire sulla riorganizzazione della macchina pubblica. Dobbiamo dare maggior peso alla Provincia rispetto ad altri livelli intermedi attualmente esistenti”.
Fanfani ha quindi fortemente valorizzato i ruoli delle Regioni e delle Province.
“Tutto il sistema istituzionale ed economico aretino ha deciso di fare massa critica e di operare insieme. E di porre la Regione dinanzi a questi problemi con l'obiettivo di salvare i posti di lavoro che sono la più grande ricchezza. La mancanza di occupazione è un problema di dignità delle singole persone ma anche di coesione sociale”.
Il Sindaco ha quindi evidenziato come ogni soggetto sia pronto a fare la sua parte. Ecco 70 milioni di opere pubbliche per l'anno in corso ed altri 80 per il biennio 2011-2012: “le imprese aretine dovranno essere protagoniste di queste opere”. Fanfani ha quindi citato le priorità: il raddoppio del raccordo autostradale, il Nodo di Olmo per la Due Mari, l'innovazione, il turismo, il marketing territoriale, il sistema del credito”. Fanfani, rivolgendosi al Presidente Rossi, ha sottolineato le potenzialità del nuovo Centro Affari nel contesto regionale e il ruolo del sistema ferroviario di Lfi. Si è quindi soffermato sui processi di concentrazione delle aziende pubbliche chiedendo che non marginalizzi Arezzo sulla discussione relativa ad un nuovo scalo aeroportuale nel punto d'intersezione di autostrada, Due Mari, linee lenta e DD ferroviaria. Ha infine evidenziato le opportunità che deriveranno al sistema economico dalle scelte urbanistiche in via di definizione, a cominciare dalla trasformazione delle aree ex caserme Cadorna. E le opportunità prodotte dall'innovazione: l'idrogenodotto di San Zeno e il sistema di pale eoliche a Lignano.

Il Presidente della Giunta Regionale, Enrico Rossi, ha esordito ricordando “la fase molto difficile che stiamo vivendo. Il manifatturiero si conferma l'elemento portante della nostra economia: la “pianola” va suonata con tutti i tasti: dall'industria al turismo”. Ha sottolineato il grande sforzo della Regione Toscana, attraverso FidiToscana, per il sostegno al credito delle imprese, che si unisce alle provvidenze comunitarie che si esauriranno nel 2013. “Ci stiamo chiedendo se non sia opportuno non spalmare le risorse ma concentrarle su alcuni settori che possano vedere anche la collaborazione dei soggetti privati. E questa potrebbe essere un'importante opportunità per Arezzo. Inoltre, dopo il 2013 continueranno, da parte dell'Europa, contributi e finanziamenti per l'economia”.
Rossi si è detto “spaventato” dalle difficoltà europee e nazionali che producono tagli anche alla Regione Toscana: meno 460 milioni di euro. E nel 2012 i milioni che verranno perduti dal sistema toscano saranno 600. “Non abbiamo messo tasse ma ci vengono tolti 200 dei 500 milioni per il trasporto pubblico locale. Tagli anche alla sanità. Rischiamo di veder perdere pezzi di servizi. Non voglio che alla Toscana vengano impartite lezioni su come si amministra in maniera efficiente e corretta”.
Il Presidente della Giunta regionale si è poi detto d'accordo con le proposte e le priorità indicate dal Sindaco Fanfani. Confronto, quindi, con la Società Autostrade per il raddoppio del raccordo autostradale. “Il completamento della Grosseto – Fano è musica per le mie orecchie. Questa è un'infrastruttura per aprire un mercato nuovo per la Toscana del sud”. Infine le considerazioni su Arezzo Fiere: “la struttura va 'riempita' di iniziative importanti e la Regione ci sarà”. E sull'urbanistica: “tutti dobbiamo concentrarci di più su quanto già esiste. La bolla immobiliare interessa anche la Toscana e il riuso e la riqualificazione rappresentano oggi opportunità vere di investimento”.
Rossi ha quindi dato la sua disponibilità a concordare e firmare un protocollo d'intesa tra istituzioni e forze sociali.