Home Attualità ‘I giovani questi sconosciuti…’

‘I giovani questi sconosciuti…’

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Arezzo – «Questa lettera è uno sfogo sulla superficialità di alcuni giovani, sulla perdita dei valori che una città come Arezzo, sta mano a mano perdendo. Poco tempo fa ho denunciato la presenza su facebook di una pagina intitolata “omino piegato”, denuncia mandata sia alla Questura, sia alla Polizia Postale, ma nessuno si è degnato di rispondere, oppure di togliere simile indecenza. O forse l’hanno fatto ed il gruppo, la pagina di facebook è stata riaperta; forse mi rifiuto di credere che anche le nostre istituzioni hanno poco a cuore la moralità della nostra città, dei nostri giovani. Giovani, che io da capo scout, riconosco sempre più a fatica come portatori di quei valori e di quei principi che i nostri nonni, i nostri genitori o semplicemente noi abbiamo avuto come educazione e che abbiamo ancora come guida. Di seguito riporto la lettera di mia mamma, uno sfogo per quanto accaduto …. Io sono ancora giovane (e già con qualche problema di schiena..), penso a quando non sarò più carina, né tantomeno forte, se quelli che saranno un giorno i nostri figli e i nostri nipoti si comportassero come “maleducati”, prendendo in giro me o le persone con qualche handicap, credo che ne sarei veramente dispiaciuta, dato che nella mia vita ho investito, e tutt’ora continuo a farlo, nell’educazione dei giovani; peccato che molti genitori non lo facciano e ridano per le iniziali battute dei loro figli. Cari genitori, non fate gli amici, né i confidenti con i vostri figli, siate per loro un’ esempio ed una guida, riprendete in mano il difficile compito del genitore. Mi viene in mente una frase di una celebre fiction, Nonno Libero insegna che” quello che io sono, tu sarai”, ed io aggiungo “quello che tu sei io sono stato, solo con un briciolo di rispetto in più”. Credo che non sia stato facile per mia mamma scrivere questa lettera, ma spero che serva a tutti quelli che la leggeranno. Elisa Nesi.

“Scrivo questa lettera quasi sicura che chi dovrebbe leggerla non lo farà, ma mi piacerebbe lo facesse, forse l’aiuterebbe a riflettere sulla sua stupidità. Stamani, molto stranamente, perché di solito il sabato lavoro, ero in centro con la mia mamma. A dire il vero ero andata per poterla così aiutare nella spesa, considerando che non è più giovane e soprattutto perché le sue ossa non sono più forti come erano qualche anno fa. L’età e forse il troppo lavoro hanno fatto sì che la sua spina si piegasse, costringendola a camminare un po’ curva. Eravamo per il corso. Ad un certo punto ho sentito delle risatine alle nostre spalle. Mi sono girata e mi sono trovata di fronte ad una ragazzetta molto carina, ma che “poverina” camminava curva e ridendo si prendeva gioco della mia mamma. Mi sono sentita morire, ma per non ferire la mia mamma che non si era accorta di nulla, le ho solo data della maleducata. Ma dentro sentivo che mi stava scoppiando il cuore. Siccome noi camminavamo piano, il gruppetto ci ha superato e si è diretto verso via Oberdan. Ho inventato una scusa alla mamma e li ho rincorsi. Ho chiamato la ragazza e le ho detto ciò che pensavo, ma con molta calma. Poche parola, ma con la raccomandazione a doversi vergognare. Lei non ha risposto, né lei, né i suoi amici. Ho sempre difeso i giovani, sostenendo che ci sono tantissimi bravi ragazzi e continuerò sicuramente a farlo; ma vorrei chiedere a quella ragazzina, anche molto carina fra l’altro, non di quelle trasandate che spesso si incontrano (e che forse sono migliori di lei): prova ad immaginare se lì, al posto di quella sconosciuta, ci fosse stata tua nonna o una persona a te cara, ti avrebbe fatto piacere assistere a ciò a cui ho assistito io? E un giorno, se avrai dei figli, come potrai raccontare che da giovane ti divertivi a ridere di una persona anziana e malata? Ma non ti fai schifo? Credo che la cosa più importante che posso avere insegnato a mia figlia sia stato il rispetto verso gli altri, tutti gli altri, ma soprattutto quelli di cui tu ridi. So che non hai nessun principio morale, e mi domando: come si sentirebbero stasera i tuoi genitori se sapessero ciò che sei capace di fare, con il tuo bel visino da brava ragazza, come spero tu voglia diventare.”»

Articlolo scritto da: Elisa