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La ‘Legenda di Santa Margherita di Antiochia e Santa Dorotea’

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La ‘Legenda di Santa Margherita di Antiochia e Santa Dorotea’

AREZZO – “La perdita di questo prezioso manoscritto era stata registrata nel 1987 e finalmente adesso, grazie al lavoro del Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Genova, è tornato”. Così la presidente della Biblioteca Città di Arezzo Caterina Tristano ha commentato il ritrovamento e la riconsegna alla Biblioteca e all’intera comunità aretina del manoscritto “Legenda di Santa Margherita di Antiochia e Santa Dorotea”. Il manoscritto è un codice in volgare del tardo XIV- XV secolo e presenta un frontespizio completamente miniato con la figura di Santa Margherita d’Antiochia: è un testo di edificazione religiosa e agiografica di notevole livello, un classico libro “da mano” di uso religioso e signorile spesso usato per accompagnare la formazioni di giovinette di buona famiglia.
Il capitano Salvatore Lutzu, del Nucleo carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Genova, in occasione della presentazione del manoscritto, ha tenuto una lezione sul trafugamento e il recupero dei beni culturali. “Questo testo è stato ritrovato durante una complessa operazione ispettiva insieme a altre opere presso un appassionato collezionista torinese che lo ha mantenuto integro ed in buono stato: è un caso raro perché abitualmente testi di questo livello vengono smembrati e rivenduti pagina per pagina. Oltre al valore di mercato di oltre 50.000 euro, questo manoscritto rappresenta un recupero fondamentale dal punto di vista storico-documentale”.
La presentazione si è svolta nell’ambito del Master sul libro antico edizione 2009-2010 incentrato sullo studio dei beni librari manoscritti e a stampa con particolare attenzione alle caratteristiche tecnico-formali e ai sistemi di produzione e diffusione del libro dall’età tardo-antica a quella moderna.
“È nostra intenzione – ha concluso Caterina Tristano – organizzare entro l’anno una mostra di tutti i manoscritti censiti e conservati presso la Biblioteca. Sono complessivamente 550 dei quali 100 sono quelli considerati “medievali” ovvero risalenti agli anni precedenti al 1499”.