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‘La misteriosa scomparsa di W’ in scena al Teatro Dovizi di Bibbiena

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BIBBIENA – Ha vinto il David di Donatello e il Nastro d’Argento per il film “Saturno contro”, Ambra Angiolini, domenica 14 febbraio alle ore 21.15 al Teatro Dovizi di Bibbiena sarà per la prima volta da sola sul palco, unica protagonista de “La misteriosa scomparsa di W”, un testo ironico e fantasioso firmato da Stefano Benni con la regia di Giorgio Gallione. Ambra è la protagonista di un monologo femminile paradossale, ridicolo e doloroso, alla ricerca di una spiegazione del proprio senso di infelicità e incompletezza. E’ una donna qualsiasi, di nome V, nata un giorno qualsiasi in modo funambolico ("…e in quell’attimo, miracolo, per la gioia a tutti i parenti ricrebbero i capelli, e una suora cresimina si spogliò dalla sua palandrana rivelando un corpo stupendo, abbronzato, nato per l’amore…") ripercorre, follemente, comicamente, la sua vita, alla ricerca del suo pezzo mancante W. V è perciò una parte che cerca il suo tutto e in questo monologo paradossale, ridicolo e doloroso, cerca una spiegazione al suo senso di infelicità e incompletezza. Nel farlo si interroga su povertà e guerra, amicizia e intolleranza, giustizia e amore. Tutto sembra sfaldarsi attorno a lei: scompare il coniglietto Walter, viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma l’amicizia con la compagna di scuola Wilma e si chiude squallidamente la storia d’amore con il fidanzato Wolmer. "La misteriosa scomparsa di W" racconta la lotta e la rabbia che sta dentro la necessità di sopravvivenza e di difesa dello spirito critico, in un copione teatrale dove il comico è soprattutto esercizio di ribellione, un tocco di magica follia che trasforma l’angoscia in risata liberatoria. "Questa di Benni è una donna rara – spiega Ambra Angiolini – in lei mi riconosco tanto, specie nel modo di avere difese. Lei si presenta com'è, una matta, ma i suoi pensieri non sono folli e al di là dello show che ogni tanto lei si concede, la gente si riconoscerà nei suoi pensieri, dirà: è così che si deve fare e dire. Solo che con lei il risultato non è vincente". Ambra dopo la fatica di un anno, a studiare il testo e coglierne ogni sfumatura, dice che "non importa tanto che sia il monologo di Ambra Angiolini. L'importante è che il pubblico porti a casa qualcosa, la passione, la voglia di farcela anche quando è impossibile".