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Phon center: telefonia e non somministrazione

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AREZZO – È un’anomalia che si continui a parlare della somministrazione di alcol nei phone-center. Dobbiamo chiarire una volta per tutte che il mestiere per coloro che hanno avviato queste attività è la telefonia e non la vendita di bevande.
E poiché sono i distributori automatici a consentire questo tipo di attività e per di più che questa attività rimane fuori da ogni controllo, contribuendo in alcuni casi a sollevare il problema sicurezza, la questione da risolvere è evitare che i phone-center distribuiscano bevande.
Se poi consideriamo che le segnalazioni pervenuteci indicano che la vendita di bevande, soprattutto alcoliche, pare sia diventato il “mestiere” prevalente dei phone-center allora come associazione di categoria riteniamo che questa situazione non sia più accettabile.
Al tavolo permanente, che sarà costituito grazie al tempestivo intervento del Questore dei giorni scorsi, formuleremo la proposta di adottare le misure necessarie affinchè non sia consentita nei phone-center, la vendita di alcolici. Soluzioni similari sono già state adottate nel comune di Modena e di Faenza.
Il codice di autoregolamentazione, purtroppo fino ad oggi, non risolve affatto il problema largamente avvertito dalle numerose strutture commerciali vicine ai phone-center che da tempo lamentano questa situazione. Adesso è necessario intervenire in modo da evitare ulteriori discussioni.
In quest’ottica per i phone-center, non dovrebbe essere un grandissimo sacrificio, rinunciare a questo tipo di vendita, considerato che questa attività dovrebbe essere assolutamente marginale rispetto a quella principale che è la telefonia. Oppure non è così?