Home Politica ‘Rispetto e dignità istituzionale’

‘Rispetto e dignità istituzionale’

0
‘Rispetto e dignità istituzionale’

AREZZO – “Accettare la proposta dei vertici nazionali del Pd avrebbe significato far pagare un prezzo troppo alto: lo scioglimento del Consiglio comunale, la decadenza della Giunta e il commissariamento per oltre nove mesi dell’Amministrazione. E, per quanto mi riguarda personalmente, sarebbe stato anche un venir meno alla mia dignità istituzionale di Sindaco e al dovere che mi lega ai cittadini di Arezzo. Ed a questa città nella quale mi sono trasferito nel 1971 e che mi ha dato tantissimo in termini di professione e di amicizie personali”.
Così Giuseppe Fanfani ha spiegato stamani la sua rinuncia a componente laico del Consiglio Superiore della Magistratura. “La proposta mi era stata fatta alla fine della scorsa settimana dai vertici del Pd. Sul mio nome c’era la convergenza dei gruppi di Camera e Senato. Un grandissimo onore per me e un riconoscimento del lavoro che avevo svolto in qualità di capogruppo in Commissione Giustizia a Montecitorio. Ho fatto le verifiche tecniche e giuridiche necessarie, sia con l’ufficio legale del Csm che con quello del Comune di Arezzo e con l’Ufficio Studi della Camera. E’ quindi emerso che, sulla base della legge costitutiva del Csm, l’incompatibilità conla carica di Sindaco è assoluta. L’accettazione della proposta avrebbe significato non solo le mie dimissioni ma anche lo scioglimento del Consiglio e quindi il Commissariamento dell’Amministrazione. Mi sono quindi consultato anche con i segretari comunale e provinciale del Pd”.
Giuseppe Fanfani ha quindi fatto quella che ha definito una “scelta dolorosa” per un uomo di legge: “era un riconoscimento di grande livello: il Csm è un organo di rilevanza costituzionale con solo 8 membri laici”.