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Santoro, Cud sul web divide i conduttori

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Santoro, Cud sul web divide i conduttori

Roma – (Adnkronos) – Divide i colleghi conduttori la decisione di Michele Santoro di pubblicare il suo Cud sul sito di 'Annozero'. L'iniziativa del giornalista riapre il dibattito sui compensi dei conduttori Rai che già a giugno aveva occupato le cronache, dopo l'approvazione da parte della commissione di Vigilanza di un emendamento al parere sul contratto di servizio che prevedeva la pubblicazione dei compensi dei conduttori e degli ospiti nonché i costi dei format delle trasmissioni del servizio pubblico. "Rispetto la decisione di Santoro ma non vedo questa smania di far sapere le proprie cose a tutti'', afferma Fabrizio Frizzi. "Lui è libero di fare quello che crede – dice Frizzi all'ADNKRONOS – io non ho un sito o un blog, inoltre sono un tipo molto riservato e preferisco non rendere pubbliche le mie cose personali''.
''Web o titoli di coda? Perché non comunicarli direttamente ai telespettatori? – si chiede Gianluigi Paragone, conduttore di 'L'ultima parola' – almeno si renderebbero conto di quanto guadagna Santoro e quanto invece prende una persona normale. Io non avrei nessun problema a dire quanto guadagno. L'unica cosa – conclude – è che se dovessi far vedere quanto prendo come conduttore, Santoro farebbe una pessima figura!''.
A favore della trasparenza si schiera anche Bruno Vespa, da 14 anni conduttore di 'Porta a Porta'. "Io credo che il mio stipendio sia stato il primo e, per lungo tempo, l'unico pubblicizzato. Da battistrada sono, quindi, lieto che si faccia strada questa abitudine", dice Vespa.
"I miei guadagni sono facilmente reperibili. Ho un'esclusiva con la Rai e i compensi che percepisco sono degli atti pubblici e tutti li possono consultare. Non vedo la necessità di pubblicizzare i miei guadagni e nessuno me l'ha chiesto", afferma invece Milly Carlucci, commentando la decisione di Michele Santoro.
"Il caso di Santoro – continua – è molto diverso dal mio. Io sono una conduttrice che fa varietà mentre lui è un giornalista sotto 'l'occhio del ciclone' che deve difendere le sue posizioni. Il suo – conclude Carlucci – è un caso particolare che non può essere paragonato al lavoro di chi, come me, intrattiene gli italiani. In fondo, non esiste un 'caso Carlucci'".
"Guadagno 400mila euro lordi l'anno. Non ho alcun problema a dichiararlo. Anzi, per la precisione, sono stato il primo a comunicarlo al ministro Brunetta", sottolinea infine Massimo Giletti, che da domenica prossima torna al timone dell''Arena' di 'Domenica In'. "Condivido – spiega Giletti – l'iniziativa del conduttore di 'Annozero'. E' una scelta che privilegia la trasparenza. L'importante è che non sfoci nella demagogia. Credo, però, che sarebbe opportuno far sapere quanto un conduttore, o un giornalista, riesce a far guadagnare all'azienda per la quale lavora attraverso lo share dei suoi programmi. Anche questa è trasparenza".
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Articlolo scritto da: Adnkronos