Home Nazionale ‘Se tu fossi qui’, la tragedia improvvisa nel romanzo della Ammirati

‘Se tu fossi qui’, la tragedia improvvisa nel romanzo della Ammirati

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Roma (Adnkronos) – ''La morte improvvisa è un incidente dal quale partire per recuperare il tempo perduto, la vita insieme come sarebbe potuta essere, ma soprattutto per recuperare quello che non si è vissuto prima''.
Così Maria Pia Ammirati, giornalista, scrittrice e vicedirettrice di Raiuno, racconta all'Adnkronos il tema forte che, come un colpo di frusta, apre il suo nuovo romanzo, 'Se tu fossi qui' (Cairo Editore, pp. 158, euro 12,00), presentato ieri all'Hotel Regina Baglioni di Roma in una sala affollatissima, da Giulio Ferroni, Massimo Onofri, Paolo Di Paolo e Benedetta Centovalli con le letture di Piera Degli Esposti e Alessandro Preziosi.
''Il mio romanzo – spiega Ammirati – inizia 'in medias res', cioè con un fatto molto forte. Parte con la tragedia della morte di Luisa, trentaseienne moglie di Matteo. Ma non è un romanzo che parla solo di tragedia e di lutto. In realtà racconta una storia di superamento della morte e dell'assenza, quella di una moglie giovane. Matteo e Luisa sono una coppia che si ricostruisce in morte, ma che si ricostruisce in positivo per arrivare alla serenità e al superamento del dolore''.
La particolarità di 'Se tu fossi qui' è anche il dolore a la tragedia di un uomo raccontati da una donna, Maria Pia Ammirati. ''Con i dovuti paragoni – afferma Ammirati – Flaubert osava dire che Emma (Bovary, ndr) 'era lui stesso'. Io penso che uno scrittore debba avere la capacità di ascoltare il mondo, come prima regola. Se riesce, se l'orecchio è così vicino alla realtà, chi scrive deve poter scrivere nei panni di chiunque: donne, uomini, bimbi".
Il romanzo ricrea e fa vivere un personaggio che non c'è, quello di Luisa, che vive soltanto attraverso i ricordi, le emozioni e l'amore di Matteo. ''L'intento – spiega l'autrice – era ricreare un personaggio in assenza, che non fosse in carne ed ossa e non parlasse in prima persona ma fosse lentamente ricostruito da un altro. Chi meglio della voce maschile del marito? Gettato nella disperazione – conclude Ammirati – Matteo deve risalire dagli inferi della tragedia della morte per ritornare al recupero di una normalità''.

Articlolo scritto da: Adnkronos