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Secondo anno per l’Anm al Salone della Giustizia

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Secondo anno per l’Anm al Salone della Giustizia

Roma – L’Anm partecipa al Salone della Giustizia di Rimini con un workshop informativo dal titolo "L'autoriforma della magistratura" che si terrà domani, 3 dicembre 2010, alle ore 15, presso il padiglione "La Legge", Sala Ravezzi. Interverranno, tra gli altri, il presidente Luca Palamara, il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando, il segretario generale dell’Anm Giuseppe Cascini.
In uno spazio espositivo l'Anm incontrerà, inoltre, i visitatori per illustrare le principali attività dell’Associazione.
Il sistema giustizia attende da troppo tempo l’adozione di interventi legislativi che siano davvero ispirati alla finalità di consentire l’efficace funzionamento della giurisdizione nell’interesse dei cittadini e non, invece, volti unicamente a ridurre l’indipendenza e l’autonomia dei magistrati.
Le vere riforme di cui il Paese ha bisogno sono quelle che incidono sulla durata dei processi. Revisione delle circoscrizioni giudiziarie, innovazione tecnologica, snellimento delle procedure, investimenti per il personale, risorse materiali, sono i primi indifferibili prov-vedimenti che i magistrati chiedono alla politica.
Il Salone della Giustizia può essere anche l’occasione per offrire una riflessione sui temi della professionalità e dell’organizzazione degli uffici.
L’Anm avverte forte l’esigenza di coinvolgere tutti i magistrati in un percorso di rinnovamento fondato sull’elaborazione di una nuova idea di autogoverno e di associazione. L’ammodernamento della magistratura passa, infatti, attraverso la valorizzazione del merito e della professionalità; il superamento del sistema di progressione in carriera basato essenzialmente sull’anzianità e sull’assenza dei controlli è un punto di non ritorno.
È con queste motivazioni che l’Anm è presente a Rimini al fine, soprattutto, di sensibilizzare l’opinione pubblica e gli altri operatori del settore sulle reali problematiche che affliggono la giustizia, far comprendere loro l’impegno profuso dai magistrati, nonché per fornire un contributo tecnico alla risoluzione delle questioni più urgenti.