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Teatro in carcere: ‘Arrivederci e non Addio’

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AREZZO – Dureranno almeno un anno e mezzo i lavori di ristrutturazione del casa circondariale di Arezzo. Questo comporterà, necessariamente, una pausa, dopo 18 ininterrotti anni, del Teatro in Carcere. “Si tratta di un arrivederci – ha affermato il regista Gianfranco Pedullà, ideatore e realizzatore di questa che è ormai considerata una delle esperienze più avanzate in Europa. Abbiamo messo in scena 20 opere, o sulla base di testi dei detenuti o su quella di classici; portato sul palco 200 detenuti e fatto entrare in carcere, per assistere alle rappresentazioni, migliaia di cittadini tra i quali moltissimi studenti delle scuole. L’ultimo spettacolo, “Dell’amore, del dolore e di altri demoni”, ha rappresentato l’arrivederci ad un’esperienza che riprenderà dopo la conclusione dei lavori”. Pedullà ha espresso la speranza che il regime carcerario in Italia non torni a prima della Legge Gozzini: “è importante che si evitino scelte che comportino la semplice chiusura delle celle e l’isolamento dei detenuti dalla società”.
Sulla ripresa del teatro è arrivata anche la conferma del Direttore del carcere, Paolo Basco: “il teatro è cultura e la cultura ci risolleva dalle umane miserie. Questa esperienza della Compagnia Il Gabbiano ha data speranza e visibilità al carcere e a tutte le persone che vi vivono e vi lavorano. Ha determinato l’attenzione delle istituzioni, delle associazioni e del volontariato. Ma anche dell’amministrazione della giustizia in Italia: per due volte l’ex Ministro Flick è venuto nel nostro piccolo carcere per assistere a due spettacoli, La Tempesta e Pinocchio. Il teatro, infine, ha creato anche meccanismi di solidarietà tra i detenuti e la mia speranza è che, attraverso il teatro, il carcere possa essere strumento di aiuto contro l’emarginazione”
Una speranza condivisa anche dall’assessore Aurora Rossi che ha ricordato come il Comune di Arezzo abbia promosso questa esperienza nel 1993 e come da allora l’abbia sostenuta, “dando una speranza a persone che sono quasi sempre giovani e giovanissime e che, con la direzione di Gianfranco Pedullà, hanno portato in scena spettacoli di altissima qualità”.