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Welfare, Sacconi: ho piu’ fiducia nei ‘white jobs’

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Welfare, Sacconi: ho piu’ fiducia nei ‘white jobs’

ROMA – "Ho molta piu' fiducia nei lavori bianchi, 'white jobs', rispetto ai 'green jobs' che appartengono forse piu' a certe immaginifiche costruzioni ideologiche che alla realta' pratica. Gli 'white jobs' di cui abbiamo bisogno nei servizi di cura alla persona. E Confcooperative da una risposta a molti servizi sociali che oggi sono organizzati in termini informali, ovvero sommersi come le reti di badanti". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenendo all'assemblea nazionale Confcooperative.
"Voi -ha affermato rivolgendosi alla platea- siete in grado di costruire reti in grado di promuovere quei servizi di cura ai minori, come i nidi familiari, come le mamme di giorno che possono favorire quella conciliazione tra tempi di lavoro e tempo di famiglia di cui molte donne hanno bisogno per essere incluse nel mercato del lavoro. Voi siete in grado di fare queste reti".
Rimarcando poi che il settore "e' uno strumento fondamentale per organizzare una societa' competitiva e giusta insieme proprio perche' inclusiva" Sacconi ha osservato che "un grande blocco sociale, del quale Confcooperative e' sempre stata parte attiva si e' fortunatamente realizzato con il governo del Paese, consentendo di evitare che si producesse una rottura sociale".
"Credo -ha spiegato- che questo blocco sociale si sia prodotto, perche' noi non ci siamo limitati ad una rigorosa disciplina di bilancio, noi ci siamo posti l'obiettivo di cambiare profondamente il rapporto tra lo Stato, tra le pubbliche amministrazioni e la societa' e la comunita' secondo una visione che potremo riassumere nella definizione meno Stato, meno amministrazioni pubbliche, piu' societa', piu' comunita'".
"Non ho detto piu' mercato -ha sottolineato- la scelta dell'economia sociale di mercato ha significato soprattutto questo. Ha significato certamente meno regole e in questo anche piu' mercato, e ovviamente dobbiamo proseguire lungo questo percorso e lo stesso richiamo all'articolo 41 della carta costituzionale significa addirittura dare forza costituzionale a quel percorso di liberazione delle energie vitali che nel Paese si producono attraverso le varie forme di impresa".
"Significa -ha continuato- meno strutture, ridisegnare il perimetro delle funzioni pubbliche. Solo per quanto riguarda la mia competenza ho concorso alla cancellazione di cinque enti e ad un'operazione piu' vasta che con la manovra e' stata realizzata. Oggi avvertiamo la necessita' di contenere le funzioni pubbliche e ancora una volta non le vogliamo razionalizzare perche', nel momento in cui vogliamo fare meno regole e meno strutture vogliamo anche in sussidiarieta' fare piu' comunita', partire cioe' da risorse vitali che abbiamo nella nostra societa' da una lunga tradizione di corpi intermedi, di organizzazioni comunitarie".
"Nei prossimi giorni -ha annunciato il ministro Sacconi- presenteremo il Piano triennale per il lavoro, per liberare il lavoro al fine di liberare i lavori, in modo che vi sia una buona intensita' occupazionale della crescita economica e che non si produca quella temuta crescita senza occupazione che le nuove tecnologie in una certa misura possono determinare".
"Stiamo procedendo -ha continuato- con la riforma del servizio socio sanitario che stiamo producendo con atti di gestione soprattutto superando quella fortissima divisione del nostro paese tra sistemi fortemente efficienti e sistemi, da Roma in giu', fortemente inefficienti. Tutto questo richiede un decisivo concorso dei corpi intermedi e delle organizzazioni come Confcooperative".