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Altra giornata di raid su Tripoli, entrati in azione Tornado italiani

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Altra giornata di raid su Tripoli, entrati in azione Tornado italiani

Parigi, 20 mar. (Adnkronos/Ign) – Secondo giorno dell'intervento militare 'Odyssey Dawn' (Odissea all'alba) contro il regime libico. In azione aerei Usa, britannici e francesi. Partiti da Trapani i primi Tornado italiani. Il vice ammiraglio Usa Bill Gorney, nel briefing di oggi al Pentagono, ha reso noto che sono stati lanciati 124 missili da crociera Tomahwak e che ''non ci sono più attività aeree delle forze del regime libico''.
Anche se la città di Bengasi ''non è ancora completamente al sicuro da attacchi'' delle forze di Gheddafi. Gli aerei della coalizione hanno colpito anche le forze di terra del regime, oltre che la contraerea di Gheddafi che oggi è entrata in funzione. In serata, poi, le forze armate libiche hanno ordinato ''a tutte le unità militari di eseguire immediatamente un cessate il fuoco dalle 21 di stasera (le 20 in Italia, ndr)''.
L'ammiraglio americano precisa poi che la coalizione non è "a caccia di Gheddafi": l'obiettivo della missione internazionale sono di "colpire obiettivi per rafforzare la no-fly zone". Gli Stati Uniti, prosegue Gortney, ''non hanno alcuna indicazione di vittime civili'' dei raid. Secondo fonti mediche libiche citate da 'al-Arabiya', invece, è di 64 morti e 150 feriti il bilancio delle vittime tra i civili. Intanto Tornado italiani sono decollati in serata dalla base militare di Trapani Birgi dove ha sede il 37° stormo dell'Aeronautica militare.
Bocche cucite alla base dove dagli ufficiali presenti non arrivano conferme sulla destinazione del volo in Libia. Ieri, i caccia francesi hanno bombardato diversi mezzi militari mentre il Pentagono ha reso noto che un totale di 110 missili da crociera Tomahawk sono stati lanciati da unità americane, insieme a quelle britanniche. I razzi hanno colpito 20 dei 22 obiettivi pianificati, provocando ''danni di diversa entità'', hanno precisato oggi fonti della Difesa Usa citate dalla BBC. E questa sera una lunga colonna di fumo si leva dalla residenza di Gheddafi, a Bab al-Azizia a Tripoli.
Lo ha annunciato la tv 'al-Arabiya'. La Russia ha ribadito il proprio "rammarico" per i bombardamenti chiedendo di ''cessare l'uso indiscriminato della forza''. Sulla stessa linea la Cina che attraverso il ministero degli Esteri si dice ''rammaricata per gli attacchi". Critiche anche dalla Lega Araba. Secondo quanto riferisce la tv satellitare 'al-Arabiya', il segretario generale Amr Moussa ha affermato che "quanto sta accadendo è diverso da quello che avevamo chiesto noi alla comunità internazionale". L'intervento, replicano fonti a Parigi, ''applica pienamente e in modo esclusivo la risoluzione 1973''. "Al contrario di Gheddafi – risponde anche il Foreign Office britannico – la coalizione non sta attaccando i civili''.
E' di oggi la notizia di un rimorchiatore italiano trattenuto in porto a Tripoli da uomini armati. La nave, con a bordo undici persone tra cui otto italiani, due indiani ed un ucraino, aveva sbarcato al porto di Tripoli personale libico dell'Eni. Il blocco del rimorchiatore è avvenuto alle 17 di ieri. "Non possiamo escludere che si tratti di un sequestro", ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini. Mentre il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha annunciato:
''Siamo pronti, a disposizione per un'opera di evacuazione con ogni strumento''. Più tardi la notizia che il mezzo ha lasciato il porto della capitale. A confermarlo la società Augusta Offshore sottolineando però che oltre agli 11 membri dell'equipaggio a bordo ''sono salite persone che sostengono di dipendere dalle autorità portuali e militari libiche''. Il regime libico intanto reagisce e prosegue la sua offensiva contro i ribelli.
Si combatte nella città libica di Misurata, dove le truppe fedeli al regime sono entrate nel centro della città della Tripolitania. In azione anche gli elicotteri. Secondo quanto riferisce un portavoce dei rivoltosi alla tv araba 'al-Jazeera', i militari aprono il fuoco contro qualsiasi cosa si muova mentre i ribelli cercano di resistere. I siti dell'opposizione libica denunciano anche bombardamenti sul centro di Misurata.
Secondo fonti mediche alla tv araba 'al-Jazeera', è di 94 morti il bilancio delle vittime dell'attacco compiuto ieri dalle brigate fedeli a Gheddafi nella città di Bengasi, dove oggi si sono svolti i funerali. Intanto fonti dei ribelli confermano alla tv araba 'al-Jazeera' che i lealisti si sono ritirati verso Ajdabiya, anche se cellule di miliziani fedeli al regime potrebbero ancora essere presenti nella periferia della città.