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Approvato all’unanimità ordine del giorno su Montedoglio

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Arezzo – Con una votazione unanime, il consiglio provinciale ha approvato un ordine del giorno sull'incidente che ha riguardato la diga di Montedoglio. A dare lettura del documento elaborato da tutti i gruppi consiliari è stato il Presidente del consiglio Giuseppe Alpini. Il documento impegna la giunta provinciale: a fare chiarezza, nei limiti delle proprie competenze, in merito alle dinamiche dell'incidente in oggetto e a tenere costantemente informato il consiglio provinciale anche mediante puntuale "informazione ambientale" ai sensi della vigente normativa di legge; a dare notizia certa, tramite il coinvolgimento degli enti preposti, in riferimento a quanti altri incidenti si sono verificati negli anni scorsi, per quali cause e con quali modalità; ad invitare anche la Giunta Regionale ad avviare una riflessione in merito alla rivisitazione dei meccanismi gestionali dell’invaso chiedendo la costituzione di un tavolo di lavoro e di confronto che coinvolga la Provincia di Arezzo, gli Enti Locali più prossimi, la Comunità Montana Valtiberina Toscana e la Regione così da avviare un dialogo fattivo in merito al protagonismo dei territori più prossimi alla diga; a farsi tramite presso la Regione Toscana ed il Governo nazionale per sostenere l’inclusione sostanziale della Valtiberina e della Provincia di Arezzo nelle fasi gestionali (i cui termini saranno adeguatamente discussi); a dare la più ampia informazione possibile, secondo la vigente normativa, rendendola disponibile e pubblica mediante tutte le misure consentite ai sensi di legge; a dare mandato alla Giunta Provinciale, in sintonia con i Comuni di Sansepolcro e Anghiari, di costituirsi, qualora ne ricorrano i presupposti, parte civile nel procedimento avviato dalla Procura della Repubblica. Ampio anche il dibattito che ha accompagnato l'approvazione dell'ordine del giorno, aperto dall'intervento del capogruppo dell'Idv Sara Boncompagni. "Voglio innanzitutto ringraziare tutti i gruppi consiliari per aver dimostrato sensibilità rispetto a questa problematica. Prima del 29 dicembre la popolazione della Valtiberina conviveva serenamente con la diga, e nessuno l'ha mai percepita come un pericolo – ha detto Sara Boncompagni -; ne abbiamo visto la costruzione, è cresciuta con tutti noi. La ferita più grande lasciata dall'incidente è la fiducia da recuperare, oggi ci sono tante preoccupazioni da parte della popolazione. Per fare questo bisogna per prima cosa capire se ci sono state responsabilità e chi ne deve rispondere, vogliamo sapere come è stata costruita e con quali materiali. L'altra richiesta è quella dei controlli, vogliamo sapere quale sarà il futuro dell'ente che ha la gestione dell'invaso, oggi commissariato". Anche dal capogruppo del Pdl Lucia Tanti è venuto un ringraziamento a tutte le forze politiche che hanno partecipato alla stesura di un documento condiviso che, ha sottolineato, "evidenzia due aspetti fondamentali, quello della sicurezza della popolazione della Valtiberina e quello della necessità di un nuovo protagonismo degli enti locali nella gestione della struttura. Una delegazione del Pdl ha avuto un incontro con il Ministro Matteoli rappresentandogli proprio un bisogno di un protagonismo più attento dei sette comuni interessati, che non deve essere della paura ma delle opportunità". Per il capogruppo dell'Udc Simone Palazzo "la posizione della Provincia deve essere di vicinanza ai cittadini, ricordando anche che Montedoglio è uno strumento pensato dentro una logica provinciale e considerando che oggi avere una fonte di risorsa idrica rappresenta sicuramente una ricchezza e che non deve essere quindi soltanto un incubo". Il capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra ha parlato di "testo molto importante, perché non possiamo dimenticarci e rimuovere quello che è successo il 29 dicembre. Si è rotto un incantesimo, c'è oggi un elemento di inquietudine nella popolazione e dobbiamo tenere alta l'attenzione sulla sicurezza dell'invaso, che è il secondo d'Europa per dimensioni. Doveva essere previsto un calcestruzzo che potesse reggere ad eventi anche di natura tellurica, e non è possibile che sia successa una cosa del genere non in presenza di un fatto eccezionale. E' bene ricordare poi che alcune delle ditte che costruirono la diga sono state poi tra le protagoniste della Tangentopoli italiana". Per il capogruppo del Pd Massimo Pacifici il consiglio ha dato "prova di maturità e responsabilità. Emerge con chiarezza la necessità della partecipazione degli enti locali nel controllo della gestione della diga, e nel documento si mette evidenzia fortemente questo aspetto. L'evento ha messo in risalto anche il funzionamento della macchina della protezione civile, alla quale credo sia giusto esprimere un apprezzamento e un ringraziamento". Il consigliere del Pd Pietro Zucchini, in qualità di Presidente della commissione ambiente e territorio che si è occupata di Montedoglio, ha sottolineato come si siano superate le divisioni politiche per attivarsi dando quelle risposte che i cittadini della Valtiberina giustamente chiedono. A concludere il dibattito, prima della votazione unanime, è stato il Presidente della Provincia Roberto Vasai: "abbiamo passato giorni di preoccupazione, ed abbiamo svolto il nostro ruolo sia nell'immediato, con il sistema di protezione civile, che facendo conoscere il nostro pensiero sulle prospettive future. Qualche apprensione in relazione alla risorsa idrica adesso c'è, vigileremo insieme agli enti locali della Valtiberina, con i quali c'è un rapporto stretto, per rivendicare un ruolo che oggi non abbiamo sull'utilizzo della risorsa nell'irrigazione e nell'idropotabile e nella gestione della diga", ha concluso Vasai. Il consiglio provinciale ha poi approvato, con il solo voto contrario del consigliere Nicotra, la mozione del Popolo della Libertà in merito del massacro dei cristiani in molte parti del mondo e all'affermarsi di un clima di "cristianofobia", illustrata dal capogruppo Lucia Tanti, a maggioranza la mozione del consigliere del Pd Michele Del Bolgia per la richiesta di inserimento delle colline di Sansepolcro come patrimonio Unesco e all'unanimità quella del consigliere Lorenzo Puopolo di Sinistra e Libertà sulle agenzie per il turismo. Respinte invece la mozione presentata dal consigliere Francesco Lucacci del Pdl sulla raccolta degli oli alimentari esausti e quella del capogruppo della Federazione della Sinistra Alfio Nicotra per la costituzione di parte civile della Provincia nel processo contro la Chimet.