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Arriva la primavera e le allergie… ne parliamo con il Dottor Limoni

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Arriva la primavera e le allergie… ne parliamo con il Dottor Limoni

Arezzo – Il rialzo delle temperature favorisce l’attività all’aria aperta con un guadagno psico-fisico impagabile per la maggior parte delle persone…; se, al contrario, durante una passeggiata iniziate a starnutire ed il naso vi si chiude, molto probabilmente soffrite di rinite allergica -patologia spesso misconosciuta – ma in realtà comune (circa il 15 – 20 % della popolazione). La sua incidenza è in continua crescita visto che la sua diffusione è parallela al diffondersi dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione.
Ostruzione e prurito nasale, rinorrea acquosa e starnutazione sono i sintomi caratteristici. In base alla durata della sintomatologia specifica e alle modalità d’espressione degli allergeni, la rinite allergica è oggi classificata come persistente od intermittente. La forma “persistente” è conseguenza spesso dell’esposizione alle polveri di casa o alle forfore d’animali. La rinite allergica “intermittente” è associata all’esposizione di un’ampia varietà di pollini tra cui le graminacee, olivo, cipresso (pollinosi).
Le malattie allergiche (“allergia” dal greco “reazione alterata”), in soggetti con predisposizione genetica, sono generate da una specifica sensibilità dell’organismo dovuta agli anticorpi IgE (Immunoglobuline E) verso sostanze (gli allergeni) presenti nell’ambiente.
Se avete disturbi nasali sospetti è utile parlarne con il medico curante che deciderà di prescrivervi una terapia sintomatica (che prevede l’impiego di farmaci per uso locale o sistemico da assumersi nel periodo in cui sono presenti i sintomi) oppure approfondire il problema con visite specialistiche; considerato che il naso è l’organo di shock dell’allergia, la più appropriata è quella otorinolaringoiatrica con prove di funzionalità nasale. Tale visita permette di diagnosticare il tipo di rinite vasomotoria e di confermare con esami quali prick test (test cutaneo), rast (esame di sangue) oppure citologico nasale, la specificità dell’infiammazione (ovvero la condizione di allergia nasale).
Una volta raggiunta la diagnosi sarà opportuno decidere la terapia ideale (allontanamento dall’allergene – farmaci sintomatici – immunoterapia) per ridurre non solo i fastidi nasali, ma anche l‘incidenza delle complicanze all’orecchio e a livello polmonare (leggi asma) che possono insorgere quando il naso continua a non funzionare.

Dr. Daniele Limoni
Specialista in Otorinolaringoiatria

Degranulazione eosinofila in caso di rinite allergica acuta (foto 1000 x)Notizia Archiviata. Immagine non più disponibile.

Articlolo scritto da: Dr. Daniele Limoni