Home Politica CasaPound: 200 maschere bianche al Pionta piangono la morte del parco

CasaPound: 200 maschere bianche al Pionta piangono la morte del parco

0
CasaPound: 200 maschere bianche al Pionta piangono la morte del parco

Arezzo – Questa notte i militanti di CasaPound Arezzo hanno appeso 200 maschere bianche agli alberi del Pionta.
Maschere che rappresentano gli sguardi degli spiriti del parco che ne piangono la morte e chiedono ai vivi di riqualificare un'area completamente abbandonata all'incuria.
Sul volantino diffuso da CasaPound si legge: “Il Parco è morto. Ucciso dalla noncuranza dei vivi.

Il Parco è morto. Solo le stelle illuminavano gli alberi. Il Parco è morto. Invano attendeva le luci dei lampioni. Il Parco è morto. Nel buio stridono grida di corpi violati. Il Parco è morto. E il palco trascurato giace con lui. Il Parco è morto. Sul prato le siringhe degli zombie. Il parco è morto..

E noi siamo occhi che osservano. Siamo gli occhi degli spiriti. Siamo la luce nel buio. E chiediamo ai vivi, distratti e incapaci: ridate vita al nostro Parco.”

“Gli alberi del Pionta– afferma Eugenio Palazzini, coordinatore provinciale di CasaPound Italia – sono stati scelti come abituale residenza dai rampanti tossici della città, un luogo fresco e appartato dove poter spargere aghi e lacci colorati lontani dagli sguardi indiscreti.”

“Al parco del Pionta i lampioni scarseggiano – prosegue Palazzini – ma una tenue luce sfiora gli alberi. Non ci vivono berberi e dromedari, ma è possibile apprezzare un cielo stellato da fare invidia all'oasi egiziana di Siwa.”

“Al parco del Pionta – prosegue il coordinatore provinciale di CasaPound – recentemente è ceduta la copertura del palco dello Psycho stage, ma abbiamo appreso che la responsabilità non è dell'assessore Brezzi, giustamente concessosi un senechiano ritiro a vita privata dopo anni spesi ad organizzare prestigiosi eventi culturali, né del baldo presidente della Commissione Cultura Paolucci, prontamente accorso sul luogo del triste evento per mostrare ai cittadini il fruttuoso lavoro svolto sino ad oggi. Gli spiriti del bosco pare siano alla caccia del fantasma formaggino, per proprietà transitiva unico possibile responsabile del crollo”.

“Gli spiriti del Pionta – conclude Palazzini – hanno deciso di piangere la morte del Parco per chiedere alla prossima amministrazione comunale: ridate vita al nostro Parco.