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Ceccarelli: ‘Evitare chiusura con motivazione che manca un’iscritto’

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Ceccarelli: ‘Evitare chiusura con motivazione che manca un’iscritto’

Arezzo – “La Giunta regionale si attivi nei confronti dell’Università di Siena per scongiurare l’incredibile e annunciata intenzione di chiudere la facoltà di Lettere, con sede ad Arezzo, a causa della mancanza di un solo iscritto per il prossimo anno accademico, visto il suo alto valore formativo, accademico e sociale. Chiediamo alla Giunta di attivarsi anche rispetto agli altri corsi di laurea di cui è stata annunciata la chiusura, in modo che l’Università di Siena prenda nuovamente in considerazione le varie situazioni e si adoperi per salvaguardate la professionalità ed il patrimonio didattico maturati in questi anni dal Polo Universitario aretino”. Questa la richiesta contenuta in una mozione presentata dai consiglieri regionali aretini Vincenzo Ceccarelli ed Enzo Brogi (Pd) e Marco Manneschi (Idv) in merito all’annunciata chiusura da parte dell’ Università di Siena di molti corsi di laurea che hanno sede ad Arezzo.

“Le istituzioni locali – ricorda Ceccarelli – hanno fortemente investito nella realizzazione del Polo Universitario Aretino, per questo le decisioni dell’Università di Siena, seppur in parte dettate dai “tagli” apportati dal Ministro Gelmini, rischiano di penalizzare in modo straordinario e ingiustificato la provincia di Arezzo. La stessa Regione Toscana – aggiunge Ceccarelli – ha impegnato ingenti risorse a sostegno dell’Università di Siena per questo crediamo che sia giusto salvaguardare professionalità e didattica di un polo, quello aretino, che porta un beneficio in termini economici di circa 3 milioni di euro e che è in grado di fornire una preparazione di alta qualità in diversi ambiti universitari, a vantaggio quindi di tutta la collettività e del tessuto produttivo”.

“Ci uniamo – conclude Ceccarelli – al forte disappunto espresso nei giorni scorsi dalle istituzioni locali aretine: chiudere una facoltà universitaria per la mancanza di un solo iscritto è una decisione incomprensibile, a maggior ragione quando, come in questo caso, si porterebbe a conclusione un’esperienza ultradecennale che ha prodotto un’altissima qualità formativa e didattica”.