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Fazzuoli sull’intervento dell’Asl sui cibi di strada al Prato

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Fazzuoli sull’intervento dell’Asl sui cibi di strada al Prato

I ristoratori aretini intervengono sulla vicenda dei controlli Asl effettuati durante l’iniziativa sui cibi di strada al Prato e lo fanno attraverso il presidente dei ristoratori della provincia di Arezzo, Andrea Fazzuoli, che in nome della categoria che rappresenta, oltre 600 ristoranti iscritti e il 90% di rappresentanza della categoria, commenta le polemiche scaturite dai controlli.

“Quando i controlli li abbiamo subiti noi, imprenditori della ristorazione tradizionale, nessuno ha minacciato esposti alla procura o iniziative clamorose – ha affermato Fazzuoli, presidente dei ristoratori aretini – Se il diritto alla salute dei cittadini è un bene da preservare, e lo è certamente, i controlli è giusto che siano effettuati a trecentosessanta gradi e non sempre e soltanto presso i soliti noti che hanno il solo limite di dare un servizio alla collettività trecentosessantacinque giorni all’anno sotto un insegna ben evidente e illuminata, quindi facilmente individuabile”.

Da tempo impegnati nella lotta contro le sagre e le manifestazioni che non rispettano pienamente le regole e che di fatto tolgono importanti fette di mercato alla ristorazione tradizionale, la categoria aveva recentemente criticato le scelte dell’Amministrazione rispetto ad una manifestazione enogastronomia al Prato, in concomitanza con la Fiera Antiquaria.

Una contrapposizione peraltro presto ricomposta grazie al lavoro della Confcommercio di Arezzo e dell’Assessore alle Attività Produttive, Michele Colangelo che avevano risolto la questione con una “pax” pubblica annunciata dalle due parti su tutti gli organi di informazione.

Ora però dopo le dichiarazioni del Sindaco, che per la prima volta prende posizione in maniera così forte e dura contro i controlli di routine che la Asl quotidianamente svolge su tutte le attività tradizionali, i ristoratori tornano sulla questione: “È giusto che anche fiere, sagre, iniziative di strada e similari abbiano le stesse “attenzioni” che abbiamo noi – conclude Fazzuoli – a nostro parere, ed è da tempo che lo denunciamo, è proprio li che si possono annidare le anomalie più gravi”.