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Inaugurata la nuova dialisi all’ospedale di Sansepolcro

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Inaugurata la nuova dialisi all’ospedale di Sansepolcro

SANSEPOLCRO – La sobrietà con cui è stato deciso di ufficializzare il nuovo reparto di dialisi di Sansepolcro rientra nello stile di chi lavora in questo delicatissimo servizio.
La dialisi di Sansepolcro, ristrutturata e fortemente potenziata, è entrata in funzione nel mese di agosto scorso. In silenzio, come in silenzio lavora sei giorni su sette per i suoi pazienti, ormai “clienti fissi” come lo sono tutti coloro che con regolarità da anni, si sottopongono alle apparecchiature per il “lavaggio del sangue”.
L’inaugurazione, se così si può chiamare, è stata effettuata di domenica, quando i letti sono senza pazienti. Una scelta non obbligata, ma voluta fortemente dagli operatori del reparto, come segno di rispetto per i pazienti.

Oltre al direttore generale della Asl Enrico Desideri ed al sindaco di Sansepolcro, Daniela Frullani, erano presenti all’inaugurazione numerosi amministratori locali e rappresentanti della società civile della Valtiberina. Presente anche il consigliere regionale del PDL, nonché vice presidente della commissione regionale sanità, Stefano Mugnai. A fare gli onori di casa il responsabile dello stabilimento ospedaliero, Nilo Venturini e il responsabile della Dialisi, Ennio Duranti.

La dialisi a Sansepolcro è attiva dal 1980 e per 30 anni ha risposto alle richieste di assistenza utilizzando esclusivamente i sei posti letto disponibili. Oggi, la nuova struttura, può contare su 15 posti letto tecnici, ben nove in più. “Questo significa un’autonomia ricettiva di 60 pazienti – ha spiegato Ennio Duranti, direttore dell’unità operativa – quindi la possibilità di arrivare al raddoppio degli attuali 28 pazienti: ciò significa rispondere a tutte le necessità della Valtiberina da qui ai prossimi 10 anni”.
Il centro è all’avanguardia sia per le dotazioni tecnologiche (impianto di trattamento dell’acqua in acciaio e sistema di sterilizzazione termica, monitor per dialisi di concezione avanzata; letti bilancia a movimento elettronico), ma anche per il confort ed il design (televisore ad ogni postazione, controllo continuo mediante telecamere a circuito interno, aria condizionata, consolle centrale che permette una visione generale di tutte le postazioni). Il tutto distribuito su una superficie di circa 500 metri quadrati.

“Il centro dialisi – dice ancora Duranti – è finalmente una realtà importante che nel tempo diventerà un perno essenziale per la sanità della Valtiberina associata ad un’intensa attività di prevenzione delle malattie renali. L’ambulatorio nefrologico, che segue oltre 400 pazienti all’anno, è infatti divenuto un punto di riferimento per tutti i medici di medicina generale della vallata, nella medicina di iniziativa (lo specialista ospedaliero agisce direttamente nel territorio) e nel chronic care model (il controllo e la cura della malattia cronica tramite percorsi ospedalieri privilegiati).”

Per il direttore generale della Asl Enrico Desideri, la particolare collocazione geopolitica di Sansepolcro (una valle al confine con tre regioni Romagna, Marche e Umbria), ha portato nel 2008 alla firma del protocollo e ad un finanziamento di quattro milioni e ottocento mila euro finalizzati al complessivo ammodernamento e potenzialmente dell’ospedale. “La dialisi che oggi abbiamo inaugurato – ha ricordato il DG, – è uno dei passaggi essenziali di quel progetto generale.” Costruito nel 1976, il monoblocco di Sansepolcro è stato precursore della strategia che ha portato nel tempo a realizzare ospedali di zona, chiudendo quelli dei piccoli centri (in Valtiberina esistevano ospedali anche a Anghiari e Pieve santo Stefano). Inizialmente con 140 posti letto, oggi sono diventati 64, ma i servizi offerti alla popolazione nel frattempo sono aumentati e si sono specializzati.
Dal 2009, quando per due settimane l’ospedale fu addirittura chiuso per mettere in sicurezza un impianto elettrico in grado poi di sostenere tutte le nuove attrezzature che sarebbero arrivate, è stato un susseguirsi di cantieri che di area in area hanno totalmente portato al rinnovo della struttura. E’ stato realizzato il Pronto Soccorso, adesso ampliato e con personale dedicato (prima era gestito a turno dai medici dei reparti), sul quale è tornata la fiducia dei cittadini, tanto da avere un venti per cento di accessi provenienti dall’Umbria; una radiologia con apparecchiature nuove e digitalizzate; un’area chirurgica pronta ad essere unificata con 25 posti letto (chirurgia generale e ortopedia, anche questa con un alto indice di attrazione da fuori regione), un blocco operatorio unico, e adesso una dialisi da 15 posti letto, di cui due per infettivi.

Per la realizzazione della nuova dialisi di Sansepolcro sono stati spesi un milione e duecentomila euro.
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