Home Politica La mobilitazione del pubblico impiego

La mobilitazione del pubblico impiego

0

Arezzo – La Funzione pubblica Cgil si prepara ad una forte mobilitazione con iniziative che partiranno il 25 marzo e si concluderanno il 6 maggio in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil.
Il Pubblico impiego ha motivi “aggiuntivi” a quelli delle altre categore. “Il 4 febbraio si è consumato l'ennesimo strappo nel nostro settore – commenta Bruno Pacini, Segretario Fp Cgil. In mezz’ora i sindacati di categoria di Cisl, Uil, Ugl e Confasl hanno firmato un accordo con il Governo che conferma gli effetti della cosiddetta Legge Brunetta che formalmente prevede l’etichetta di fannulloni per un quarto dei dipendenti pubblici e che, sostanzialmente, ne prevede soprattutto la penalizzazione economica. Grazie alle finanziaria del Ministro Trementi, i dipendenti pubblici avranno bloccato per 3 anni il loro contratto con un danno economico di circa 110 euro mensili medi e lordi. Situazione addirittura peggiore per i dipendenti della sanità toscana che vedranno abbassarsi il trattamento economico a causa del mancato pareggio di bilancio delle ASL in Toscana. In questo contesto dobbiamo anche lamentare la scarsa presenza e la scarsa azione delle autonomie locali nel confronto con la Regione per la difesa e la valorizzazione dei livelli delle prestazioni sanitarie”.
Sul fonte del pubblico impiego – come sottolinea Pacini – le brutte notizie si sprecano: “il trattamento di fine servizio è abbassato del 17% e le donne andranno in pensione a 65 anni. Inoltre CISL UIL UGL e Governo vogliono riscrivere le regole democratiche di rappresentanza ed escludere dai tavoli di contrattazione in tutti i contratti nazionali la CGIL”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo