Home Politica La sinistra aretina in mancia con gli ‘Indignados’

La sinistra aretina in mancia con gli ‘Indignados’

0

Sabato 15 ottobre a Roma è il primo grande giorno degli “Indignati” in Italia. I cittadini si muoveranno tuttavia all'unisono con l'intera Europa: la giornata è stata infatti individuata come il momento adatto per esprimere l'indignazione popolare contro l'alleanza fra grandi corporazioni e classi politiche. I gruppi consiliari della sinistra al Comune di Arezzo vi hanno aderito.
Aurora Rossi, Sinistra per Arezzo: “il segnale deve essere forte e va lanciato alla sovrastruttura che ha portato la situazione economica mondiale all'attuale condizione. Poi viene la protesta contro il governo italiano e il suo attacco ai diritti e alle tutele nel mondo del lavoro. Emblematiche sono la gestione del precariato e l'attacco all'articolo 18 dello statuto dei lavoratori”.
Marco Tulli, Sinistra ecologia e libertà: “10 anni fa a Genova centinaia di migliaia di persone avevano già fatto un'analisi compiuta della situazione che si è oggi generata. È necessario perciò riannodare i fili di un percorso per giungere a un ripensamento serio sul tipo di sistema economico che si può costruire dopo il fallimento di quello odierno. Come i cittadini possano diventare protagonisti del territorio che vivono, senza deleghe a organismi distanti e autoreferenziali, è la vera sfida di questi anni”.
Erica Rampini del Comitato 15 ottobre: “le adesioni sono tante, ci 'costringono' a fare un secondo pullman, ne siamo ben lieti. Continuate a prenotare al 393 4264892 o allo 0575 302198”.
Francesco Romizi, Arci: “nasce un vero e proprio comitato che non serve solo a portare gli aretini a Roma ma a parlare ad Arezzo, con insistenza, dei temi che sottendono la manifestazione romana. Dopo sabato, seguiranno dunque iniziative nel nostro territorio. Il comitato non è un cartello solo partitico ma il lato associativo è altrettanto importante”.
Fausto Tenti, segretario provinciale di Rifondazione comunista: “temo che l'escalation delle misure greche sia un segnale gravissimo, di massacro sociale, che rischia di fare la sua comparsa nel nostro paese. La soluzione sarebbe di fare pagare la crisi a chi l'ha provocata. Per cui il 15 ottobre deve essere solo un esordio. Peccato che a questa iniziativa, di valenza e importanza planetaria, si manifesterà nelle piazze e nelle strade di 210 città, nessun dirigente nazionale o locale del PD abbia dato almeno un piccolo avallo. Evidentemente si tratta di un partito allineato a certe logiche neo-liberiste”.
Giorgio Morini del centro Berlinguer di Pescaiola: “il circolo viene volentieri a Roma, sensibile a questo tipo di opposizione popolare al sistema economico. La Fiom aretina, che sta combattendo in questi giorni in tre aziende per vertenze lavorative molto critiche, ci ha comunque assicurato che sabato sarà della partita”.

Partenza per Roma alle 9 dalla stazione degli autobus di Arezzo di viale Piero della Francesca.