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La variazione alle opere pubbliche e al bilancio comunale

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La variazione alle opere pubbliche e al bilancio comunale

Franco Dringoli: “la variazione al piano delle opere pubbliche cerca di aprire la strada a nuove forme di finanziamento: per il Teatro Tenda si passa dal mutuo al finanziamento attraverso il contratto di sponsorizzazione per non fare gravare sulle finanze comunali il completamento delle opere. Ci sono già contatti con alcuni soggetti.
La riqualificazione San Zeno: strade, marciapiedi, illuminazione, parcheggi e acqua potabile, idrogeno e fibra ottica a tutte le aziende. Chiediamo alle 130 aziende di San Zeno di sostenere una quota degli investimenti sempre per non lasciare tutto il peso sulle casse comunali.
Per il canile municipale abbiamo ottenuto un contributo regionale di 150.000 euro che ci permette di ridurre l'investimento comunale partecipando e vincendo a un bando pubblico della Regione. Analogo positivo riscontro dalla regione abbiamo ottenuto per il Gold & Fashion Center. Abbiamo poi aumentato di 50.000 euro il fondo per adeguare l'auditorium Severi per attività teatrali, si tratta di una struttura di 300 posti, e i locali di via Bicchieraia per attività espositive”.
Fabrizio Piervenanzi ha citato le parole dei Sindaco di Roma Alemanno per ricordare quando morda la crisi per gli enti locali e “dunque tutti gli sforzi dell'amministrazione comunale di Arezzo sono segnale di reazione importanti”.
Roberto Bardelli ha citato proprio il Teatro Tenda per dimostrare “come quello di Dringoli sia solo un elenco di speranze senza riscontri per adesso”.
Sul Teatro Tenda Marco Tulli ha evidenziato che gli attuali ritardi sono dovuti a “una riflessione profonda che abbiamo voluto fare su questa struttura per renderla davvero adeguata a spettacoli modulati su varie caratteristiche e che non siano solo grandi eventi”.
Fanfani: “non possiamo spendere circa 11 milioni e mezzo di euro che abbiamo in cassa. Otto milioni di euro di debiti li abbiamo verso aziende che hanno vinto appalti. Potremmo pagarle con quella quota, tranquillamente, e avere ancora una bella somma da investire. Un ulteriore esempio che rende chiaro il quadro della situazione per i Comuni: entro il 31 marzo saremo chiamati a dare una risposta su come gestire i cimiteri, se mettere a bando questi servizi oppure se vendere almeno il 40% della partecipazione alla attuale società. È uno stravolgimento epocale dinanzi al quale i servizi tradizionalmente gestiti dagli enti locali sono sottratti agli stessi e dunque alle comunità”.
Francesco Francini: “con questa variazione, i cittadini di Arezzo hanno finalmente scoperto che l'inaugurazione del Teatro Tenda, del 12 maggio scorso, è stata fatta per altri fini e che la struttura non funziona. Anzi non è concluso e mancano 280.000 euro per concluderlo. Auguriamoci che ci siano privati che partecipano attivamente alle opere. Magari chiamateli prima e non quando siete all'ultima spiaggia e non avete più fiato. Credo che se un privato fosse stato coinvolto dall'inizio, a questo punto potrebbe anche tirare fuori più volentieri qualche risorsa”.
Luigi Lucherini: “giro molto per la città e ci sono parecchi impianti e capannoni con il cartello chiuso e la scritta vendesi. Se il Comune è in difficoltà, la società lo è di più. In virtù di questa conoscenza quotidiana dello stato di crisi dell'imprenditoria locale, quando si lamentano perfino i notai, dove si trova un imprenditore che per ritorno d'immagine si mette a tirare fuori 280.000 euro. E ammettiamo che si apra questo teatro o il canile, sono queste le strutture che si prestano a una ripresa dell'economia?”.
Luigi Scatizzi ha annunciato il suo voto di astensione mentre Matteo Bracciali ha rivendicato la “bontà delle operazioni di questa amministrazione, dal PIUSS al meccanismo delle perequazioni il cui primo risultato sarà proprio il Teatro Tenda”.

Alla variazione delle opere pubbliche era collegata la variazione di bilancio illustrata dall'assessore Marco Donati. “Oltre all'adeguamento collegato alla variazione di Dringoli, questa delibera sul bilancio comprende alcuni contributi dalla UE che abbiamo ottenuto grazie anche a soggetti privati con i quali collaboriamo da anni in importanti progetti”.
Alessio Mattesini: “per il turismo solo 20.000 euro. Un po' poco per un settore così importante. Sull'urbanistica, c'è il solito appunto da fare: 11 milioni presunti da oneri concessori, 6 incassati”.
Daniele Farsetti: “costringere qualche piccola azienda a chiudere perché non riscuote dall'amministrazione non è dimostrazione di grande senso civico. Ci asteniamo sulla pratica a seguito della notizia della nomina di un consigliere comunale nel consiglio di Nuove Acque e per il l'atteggiamento del Sindaco che non risponde alle nostre sollecitazioni sulle nomine e le designazioni che dal punto di vista del Movimento 5 stelle dovrebbero avvenire con criteri diversi”.
Astensione anche da parte di Roberto Ruzzi della Lega Nord e di Luigi Scatizzi del Nuovo Polo per Arezzo e di Luigi Lucherini di Progetto per Arezzo.