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Le interrogazioni in Consiglio Comunale

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Le interrogazioni in Consiglio Comunale

Arezzo – La prima interrogazione è stata di Francesco Macrì (Pdl) che ha chiesto al sindaco Fanfani chiarimenti sulla presenza dell'università dell'Oklahoma ad Arezzo. “Premesso che avere intercettato presenze studentesche straniere è positivo, ci sono circostanze politiche che ritengo sottolineare: in particolare una certa somiglianza con il caso Ato 4. L'università dell'Oklahoma si è insediata in un immobile acquisito da una società, la Santa Chiara srl, costituita nel 2005, di cui era socio l'ex vice sindaco. Santa Chiara è stata poi ceduta a una società dell'Oklahoma. Nel frattempo sono state ricevute delegazioni di questa università mentre dalla stampa si evince che il vice sindaco ha avuto un ruolo in questo processo amministrativo. Ovviamente sono aspetti che vanno chiariti anche perché due casi simili fanno non più una questione di inopportunità ma di assoluta confusione di ruoli fra interesse privato e ruolo di vice sindaco. Peraltro, il sindaco era informato della vicenda, ne ha fatto presente al vice sindaco le eventuali conseguenze oppure non ha vigilato adeguatamente?”.

Il gruppo Arezzo Futura ha chiesto al Sindaco chiarimenti sui lavori di abbattimento del muro nei pressi del tribunale, lungo via Francesco Redi: “improvvisamente i lavori sembrano interrotti e una metà del muro precedente è ancora in piedi con danno estetico e di visibilità. Che sta succedendo? Se lo stanno chiedendo soprattutto le persone che abitano in zona”.

Gianni Cantaloni (Pdl) è tornato sui tagli decisi dalla provincia, di 20.000 euro, ai danni della Giostra della Saracino. “In un momento in cui la manifestazione sta crescendo anche in termini di impegno dei quartieri. Inoltre devo registrare che è rimasto dentro le stanze del palazzo il lavoro della commissione speciale sulla giostra, che abbiamo voluto noi come minoranza e dove si è lavorato alla unanimità. Qualcosa è trapelato ma è stato solo la voce della maggioranza che pare essere stata l'unica protagonista dei lavori svolti. Cosa che non è vera: lo spirito della commissione è stato quello di rappresentare tutto il Consiglio Comunale”.

Francesco Macrì e Alessio Mattesini (Pdl) sui provvedimenti a contrasto della prostituzione. Per il primo, i provvedimenti vanno nella direzione giusta ma “vanno supportati con una adeguata organizzazione della PM che non è adesso come vorremmo”. Per il secondo, le domande da porre sono: “in che modo verrà invece fatta rispettare l'ordinanza e da quando partirà”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato che “se è stato atteso qualche giorno per annunciare l'ordinanza è stato per correttezza istituzionale visto l'imminente arrivo della nomina del nuovo prefetto. E a proposito di quest'ultimo, venerdì abbiamo convocato un Comitato per l'ordine e la sicurezza in prefettura con un unico punto all'ordine de giorno: come attuare il disposto di questi provvedimenti che vanno a tutela delle giovani donne sbattute per strada dopo maltrattamenti di ogni genere, anche con l'interessamento dell'assessorato alle politiche sociali, e in direzione dell'abbattimento del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione. Sui tempi: l'ordinanza entrerà in vigore appena pubblicata, cosa che dovrebbe avvenire già oggi”.

Piero Ducci (Idv): tra via Pontalto e via Sibilla Aleramo, c'è stata negli scorsi anni una espansione urbanistica consistente mentre il torrente Sellina non è stato tombato. “Dal torrente stesso non vengono estirpati arbusti ed erbacce e restano sul letto rifiuti di ogni genere. Inoltre, fra via Romana e via Sibilla Aleramo esiste una porzione di terreno da adibirsi a verde pubblico ma che giace ora in condizione di assoluto degrado e abbandono causando sconcerto fra i residenti e rendendo l'ingresso alla città non consono al decoro pubblico. Si tratta di un corso d'acqua, il Sellina, la cui manutenzione compete al Comune”.

Marco Tulli (Sinistra) sulla vicenda del giornale parrocchiale di Rigutino dove sono apparse “aberranti considerazioni sui convogli di vagoni che contenevano rom e che erano diretti ai campi di sterminio per decisione di Himmler. Al pari della Shoah, lo sterminio di rom e sinti fu deciso sulla base delle teorie razziste che caratterizzavano il nazifascismo. A molti rom e sinti nei campi vennero iniettati germi e virus patogeni per esperimenti preudo-medici, gli adolescenti venivano rinchiusi in gabbie nei laboratori, costretti a espletare i bisogni l'uno addosso all'altro. Se poi consideriamo che siamo il Comune gemellato con Oswiecim proprio per coltivare la memoria delle generazioni future, che queste affermazioni sono venute da persone che dovrebbero salvaguardare il senso della cosiddetta carità cristiana, che il 18 gennaio scorso è stato impedito un volantinaggio di spiegazione sull'accaduto anche da consiglieri del Pdl, interrogo il Sindaco su quali provvedimenti e iniziative intende mettere in atto il Comune affinché non si verifichino mai più eventi del genere, se non reputa opportuno dissociarsi in maniera inequivocabile dalle gravissime affermazioni e da coloro che seduti in Consiglio Comunale le hanno di fatto difese. Quali possono essere infine i modi per ricordare nel giorno della memoria anche lo sterminio perpetrato contro Rom e Sinti”.
Una prima replica è venuta da Gianni Cantaloni: “tutti gli anni vado a Vallucciole, da casentinese, a rendere memoria alle vittime dell'eccidio, fin da quando mio padre mi ci accompagnò, tredicenne, in lambretta. Nessuno può dire che ho impedito insieme ad altri un volantinaggio. Sono stati i parrocchiani di Rigutino semmai a chiedere spiegazioni sul contenuto del manifestino. Don Virgilio ha sbagliato, purtroppo ha scritto e non si è limitato a dire ma è stato richiamato dal vescovo. Non esiste comprensione per queste parole ma come consiglio vi dico di andare da lui, confrontarsi e confutategli l'errore. Se così sarà bene, altrimenti non lasceremo il parroco solo in balia dei processi pubblici e delle minacce”.