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Mercato Internazionale, arriva il vademecum della sicurezza alimentare

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Mercato Internazionale, arriva il vademecum della sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare in 16 punti. 16 regole scritte in italiano, con tanto di fumetto esplicativo e traduzione in inglese e tedesco, per rendere il Mercato internazionale un luogo sicuro dove mangiare. È la “Guida rapida per l’impresa alimentare”, il vademecum realizzato dalla Confcommercio di Arezzo per aiutare anche gli operatori che vengono da lontano a tenere a mente le principali norme che regolano il settore in Italia. E che aiutano i consumatori a stare tranquilli.

I testi del piccolo volume, che sarà adottato a livello nazionale dalla Federazione Italiana Venditori su Area Pubblica, sono stati scritti da alcuni professionisti della Asl 8 di Arezzo: i veterinari Guido Bichi e Caterina Bio, dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti di Origine Animale, e il medico Renzo Paradisi, dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e Nutrizione.

Dalla selezione di fornitori affidabili ai metodi di cottura e conservazione più corretti dei cibi, dall’igiene personale alla manutenzione degli strumenti di lavoro: sono molti gli accorgimenti pratici che aiuteranno a rispettare le normative in materia di igiene e sicurezza degli alimenti.

“L’idea” spiega il direttore della Confcommercio Franco Marinoni “era quella di fornire agli addetti del Mercato internazionale un libretto di istruzioni pratico e conciso, da tenere sempre a disposizione sul banco per chiarire i dubbi, verificare le procedure e, soprattutto, rendere migliore il servizio ai clienti”.

Al vademecum targato Ascom Arezzo, che sarà adottato come testo base della kermesse nei suoi spostamenti su e giù per lo Stivale, si aggiunge il corso sull’igiene e sicurezza degli alimenti che sarà organizzato giovedì nella sede di via XXV Aprile, a poche ore dall’avvio della kermesse più amata dell’autunno aretino. Inoltre, gli operatori del settore alimentare che ne fossero sprovvisti riceveranno l’apposito kit di vestiario, con cappelli e gabbanelle d’ordinanza.

“La nostra Associazione fornisce agli operatori del Mercato tutti gli strumenti per sapere come si deve lavorare in Italia, nel rispetto della legge e della salute dei consumatori” sottolinea Marinoni “bene faranno dunque i responsabili dell’azienda sanitaria locale se, nei loro controlli di prassi, dovessero elevare sanzioni o sequestrare merce a chi non risultasse in regola, nonostante tutto”.

“Mangiare all’aperto non significa chiudere un occhio sulla tutela della salute: il cibo di strada deve avere le stesse norme e gli stessi controlli di quello servito all’interno dei locali”, prosegue il direttore dell’Ascom “cambiano alcuni strumenti di lavoro, ma la sicurezza per i clienti finali deve essere la stessa, nei ristoranti come nei mercati o nelle sagre. Benvengano quindi tutti i controlli che le autorità riterranno opportuni”.