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Nuova biblioteca di Montevarchi nella fabbrica della conoscenza

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Nuova biblioteca di Montevarchi nella fabbrica della conoscenza

Montevarchi – E’ stato presentato sabato 26 febbraio lo studio di fattibilità del polo culturale della Ginestra e della realizzazione della nuova Biblioteca Comunale al’interno della “Ginestra, fabbrica della conoscenza”. Il Prof. Villarelli dell’Università di Torino, l’Arch. Magnano di Area Progetti di Torino, Stefania Mantovani e Federica Thiene dell’Associazione Atway of thinking che già cura i laboratori e gli spazi di aggregazione all’interno della Ginestra, hanno tracciato il cammino che dovrà portare alla nascita di un polo culturale nuovo, moderno, aperto a tutti, non una sola biblioteca, ma uno spazio multimediale, dove piccoli e grandi, giovani, adulti e anziani possano trovare e curare interessi, studiare, conoscere, praticare, essere attori attivi. Ma andiamo con ordine.
La collocazione della biblioteca di Montevarchi nei cantieri La Ginestra, è caratterizzato da una distribuzione degli spazi correlata alle tipologie dei servizi bibliotecari, alcuni fortemente innovativi, che si intende realizzare. Per rendere l’edificio completamente accessibile ai disabili è necessaria l’installazione di un nuovo ascensore, situato nell'ala est . Questo intervento consente di rendere omogenei i percorsi e di superare le discontinuità di livello create dalla presenza di residenze all'interno del complesso.
L'accesso alla struttura avviene dal piazzale alto: in prossimità dell'ingresso, a sinistra, un locale vetrato su due livelli, rappresenta lo spazio-cerniera, in cui si intessono relazioni tra le dinamiche della città, vengono erogate le informazioni di comunità, si può avere un primo accesso ai servizi bibliografici. Lo spazio è caratterizzato da sedute comode e da installazioni multimediali, interattive, declinate con diverse modalità (totem, pellicole interattive, proiezioni su schermi o sulle superfici vetrate), e rappresenta il primo approccio alla struttura, sicuramente informale.
A destra dell'ingresso, l'area di accoglienza, con ampio bancone front office e retrostante back office, con postazioni per gli operatori. In questo ampio locale saranno presenti le diverse funzioni informative, oltre a postazioni di auto-prestito e servizi di riproduzione self service.
Segue lo spazio dedicato a emeroteca e prima informazione, con gli oggetti
raggruppati per centri d'interesse e non secondo gli schemi classici di organizzazione bibliografica: ne consegue un ambiente di stile contemporaneo ma al tempo stesso accogliente, caratterizzato da sedute informali e da scaffali su disegno che espongono non solo le tipologie testuali, ma anche il digitale, qui rappresentato da monitor interattivi, ebook e ipad; le riviste, cartacee e on line, il materiale audio, fruibili nello stesso oggetto che li espone, oppure comodamente seduti in poltrona; saranno inoltre presenti un totem dedicato all'interculturalità ed una postazione habilio per portatori di handicap.
Attraverso una scala – affiancata dall'ascensore in progetto – localizzata al fondo del locale di prima accoglienza, si sale al primo piano, che ospita gli spazi più performativi legati ai laboratori, ed agli uffici di gestione di tali attività.
Al piano superiore, il secondo,sempre in quest'ala dell'edificio sono localizzati i laboratori di produzione e fruizione multimediale, in salette insonorizzate e autonome dal punto di vista funzionale.
Di seguito si accede alle aree dipartimentali, che prevedono la sistemazione del patrimonio librario suddiviso per aree di interesse: arti, scienze sociali, lingue letterarie, scienze umane, scienze tecnologiche. La conformazione degli spazi, con ampie vetrate affacciate sul paesaggio toscano, ed i materiali utilizzati nel precedente intervento di ristrutturazione, suggeriscono sistemi di arredi integrati tavolo/scaffale, realizzati con materiali naturali, che comprendano le reti tecnologiche e le alimentazioni elettriche.
La manica principale dell'edificio, sempre su questo livello, raggiungibile con corpo scala ed ascensore anche dall'ingresso principale, caratterizzata da capriate lignee ed ampie superfici vetrate schermate da scuri, sempre in legno, ospiterà le collezioni di storia locale, che saranno valorizzate da arredi su disegno, e comprenderanno, oltre alle opere di consultazione e ai fondi speciali, anche alcuni fondi archivistici, mappe e fotografie, con idonei sistemi per la consultazione e la conservazione.
Nel soppalco che garantisce un suggestivo punto di vista su questo spazio, trovano posto i carrels per lo studio individuale.
Scendendo di un livello, nella sala sottostante, viene localizzata l'area ragazzi, che, per la sua posizione all'interno dell'edificio, può essere organizzata anche con orari diversi rispetto alle altre sezioni della biblioteca. E' suddivisa in area 10 – 13 anni, area 5 – 10 anni e angolo per i più piccoli. Ciascuno di questi ambiti è caratterizzato da arredi che più si avvicinano al gusto ed alle esigenze dei fruitori; questi saranno principalmente su disegno e verrà prestata particolare attenzione ai materiali quanto ai cromatismi. Un ampio ufficio, delimitato da superfici vetrate, consentirà al personale di esercitare il controllo all'interno della sala, oltre a svolgere le operazioni di informazione e di prestito. Il soppalco sovrastante, infine, sarà interamente dedicato a postazioni di videogiochi, di visione e di ascolto.
Proseguendo il percorso in discesa fino al piano terra, e raggiungendo lo spazio esterno, si incontreranno gli spazi laboratoriali e la caffetteria.
Per quanto riguarda gli spazi esterni, dovranno sicuramente essere oggetto di riflessione, in quanto strategici per l'organizzazione di attività di intrattenimento estivo, oltre che potenziali luoghi di lettura all'aperto.
Vi sono poi anche altri spazi utili che verranno valorizzati con piccole esposizioni, oppure come zone di sosta attrezzate, con espositori per guide turistiche, riviste di intrattenimento, fumetti.
Infine il Sindaco Giorgio Valentini nel suo intervento ha toccato tutti i temi strettamente legati alla Ginestra, ovvero la realizzazione nell’attuale stabile che occupa la biblioteca dell’Urban Center, e nell’edificio attiguo dello spazio che dovrebbe accogliere gli archivi comunali; infine anche il delicato tema dei costi per la realizzazione della struttura e quelli successivi di gestione. Per quanto concerne le opere da fare e lo spostamento dell’attuale parte della biblioteca comunale, è possibile utilizzare al momento la quota di € 400.000 riferita al mutuo già acquisito dal comune, il finanziamento di € 160.000 da parte della Regione oltre a una quota di circa € 80.000 all’anno che possono essere risparmiati dalle spese attuali effettuate dal comune per gli affitti pagati per ospitare gli archivi e anche l’attuale ufficio “incomune” che verrebbero risparmiati. C’è un certo interesse da parte del mondo delle aziende per questa proposta e i costi a carico del comune partirebbero solo alla fine della realizzazione delle opere. Per quanto riguarda la gestione del nuovo polo culturale, si parte da una base di € 240.000, quanto costa attualmente la gestione della biblioteca comunale e dalla considerazione che comunque, la gestione di una struttura così importante come la Ginestra avrà dei costi economici se si vorrà utilizzarla a servizio della comunità. Investire in cultura è investire sul nostro futuro. Quello che dobbiamo creare è un polo culturale che diventi polo di attrazione per tutti.