Home Attualità ‘Pasqua e Liberazione: non solo coincidenza astrale’

‘Pasqua e Liberazione: non solo coincidenza astrale’

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Arezzo – "Spero di non essere accusato di blasfemia. Ma quest’anno, per una singolare congiunzione astrale, che si verifica per cicli molto lunghi, celebriamo praticamente in contemporanea la Pasqua e la Liberazione, una festa religiosa, ed una festa laica. Anche i fenomeni astrali spingono ad alcune riflessioni e possono mettere in evidenza legami, interconnessioni che normalmente ci sfuggono.

Ed in questo caso ci riportano, anche al di là degli aspetto religiosi, di fede, ad una riflessione sul significato universale del vangelo come metafora permanente della vicenda umana.

Il periodo pasquale, nella sua successione di Passione-Crocifissione- Morte-Redenzione Resurrezione, più di ogni altro è la metafora simbolica e la narrazione di tante fasi della storia, dei tanti tentativi che l’uomo ha fatto per ribellarsi all’oppressione, per liberarsi ed emanciparsi.

E che cosa è la Liberazione se non un processo di questo genere? La passione degli Italiani, oppressi dal regime nazifascista, la crocifissione della guerra, delle deportazioni, delle persecuzioni politiche ed etniche, la lotta di Resistenza, con i suoi morti, i suoi martiri, e la redenzione/resurrezione di un popolo con la Liberazione.

Al di là della fede dei credenti, forse anche laicamente possiamo capire meglio in questa occasione il perché della universalità del messaggio evangelico, come messaggio originario d liberazione, e non come strumento di normalizzazione come spesso è poi successo nella storia con la sua normalizzazione ed istituzionalizzazione

La figura del Cristo è quella di uno qualunque, uno di noi che rifiuta le convenzioni, si ribella al potere del pensiero e della morale comune, al potere delle convenzioni ipocrite passivamente accettate e subite dalla maggioranza. Lo si ricorda poco per questo aspetto. Ma anche il modo in cui si è arrivati alla condanna del Cristo lo mette ben in evidenza e merita una riflessione di grande attualità.

Ce lo racconta con chiarezza la lettura della Passione di Cristo di Matteo letta nella domenica della Palme. Quando Pilato chiede al popolo: volete liberare Cristo o Barabba? “I sacerdoti del Sinedrio, sottolinea Matteo, convinsero il popolo a scegliere Barabba.

Non dice: il popolo scelse, ma i sacerdoti convinsero a scegliere!

Non è questa una rappresentazione visiva ed universale della capacità del potere costituito di convincere il popolo e di servirsi del popolo, della maggioranza, per giustificare le proprie scelte, anche le più sciagurate?!

E tutto questo non dovrebbe riportarci alle riflessioni sulla democrazia e sul suo funzionamento che già Hanna Arendt parlando delle origini del totalitarismo ?aveva fatto diversi anni fa? (ma lo avevano già fatto anche i Greci)

Ricordando che il fascismo come il nazismo conquistarono il potere con grandi consensi delle masse?

Che grande attualità queste pagine del Vangelo!

Che straordinaria coincidenza questa della Pasqua di Resurrezione con la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, che fece risorgere il popolo italiano!

Giorgio Renzi