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Ragazza stuprata in via dei Villini a Roma

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Roma, 26 feb. – (Adnkronos) – ''L'ambasciatore somalo deve riprendere in mano l'edificio di via dei Villini. Se non è in grado di farlo, questo edificio va chiuso, va murato. Quanto ai 70 somali, devono essere espulsi''. Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno al termine del vertice a palazzo Valentini con il prefetto Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei Carabinieri Maurizio Mezzavilla, l'ambasciatore somalo e il delegato alla sicurezza del sindaco Giorgio Ciardi. ''Questi 70 somali hanno la qualifica di rifugiati ma neanche l'ambasciatore ha un buon giudizio di loro, facevano dei traffici illegali – ha sottolineato il primo cittadino della capitale – L'edificio era stato già sgomberato il 12 novembre, ma è stato rioccupato''. La dichiarazione di Alemanno arriva all'indomani della denuncia di uno stupro da parte di una ragazza italiana. Secondo quanto riferito dalla giovane, che avrebbe fornito un racconto molto dettagliato agli investigatori, la violenza sarebbe stata consumata da tre persone nell'edificio dell'ex ambasciata somala in via dei Villini, a pochi passi da Porta Pia. La polizia sta cercando di identificare i tre aggressori. In particolare, gli agenti della Squadra mobile capitolina stanno verificando sulla base della descrizione e delle informazioni fornite nella denuncia dalla vittima se i tre uomini siano appunto tra i circa settanta somali accampati nell'edificio in stato di abbandono. Gli extracomunitari sono stati portati nei locali dell'ufficio immigrazione della Questura in via Teofilo Patini. ''I somali sono tutti in questura dove è in corso la loro identificazione – ha confermato Alemanno – L'ambasciatore somalo e le persone oggi presenti hanno detto che per loro sono dei delinquenti''. Quanto al controllo dell'edificio, il sindaco ha sottolineato che ''l'extraterritorialità non significa permettere che possano avvenire reati in quella realtà. Non può essere una foglia di fico dietro cui nascondersi''. ''Sembra che questa ragazza italiana di 24 anni sia arrivata volontariamente nello stabile di via dei Villini e lì è avvenuto il misfatto – ha proseguito Alemanno – E' impensabile che una ragazza venga violentata da quattro o cinque persone e che un reato così grave possa passare inosservato''. ''Via dei Villini non può più essere un luogo di criminalità e spero che nessuno si metta ancora una volta a difendere questa occupazione – ha proseguito il sindaco – Ovviamente chiediamo che i colpevoli vengano perseguiti in tutti i modi''. ''Dopo il primo sgombero – ha spiegato ancora – ci sono state diverse interrogazioni parlamentari del centrosinistra in cui si accusava la polizia di aver usato brutalità in questo stabile, che hanno creato una sorta di solidarietà intorno a quell'occupazione. Quindi denuncio il solito atteggiamento di generica tolleranza, non parlo di responsabilità politica, che spesso genera situazioni analoghe''. ''Non è un problema di controllo del territorio né di sicurezza urbana, ma di luoghi occupati dove avvengono reati sui quali non si può più chiudere un occhio in nome dei rifugiati politici. Quindi questo caso è diverso dalle altre violenze, perché è avvenuto in un luogo chiuso e non in strada. Mettere insieme questi episodi è forzato'', ha sottolineato poi Alemanno.

Articlolo scritto da: Adnkronos