Home Attualità Economia Regolamento Urbanistico: le dichiarazioni di voto

Regolamento Urbanistico: le dichiarazioni di voto

0
Regolamento Urbanistico: le dichiarazioni di voto

Arezzo – Le dichiarazioni di voto sono state aperte da Mario Bruni del Gruppo Misto: “il Regolamento Urbanistico, di cui avevo rilevato il buon impianto in sede di adozione, dopo le osservazioni è diventato virtuoso e incentivante per cittadini e imprese oltre che equo. Anche dei presunti difetti denunciati dall'opposizione nella facile sede delle conferenze stampa, non si è trovata traccia in Consiglio Comunale. E sì che con i professionisti nelle sue file, l'opposizione stessa poteva sollevare rilievi e presentare emendamenti. Mi sembra questa la prova che in realtà il regolamento è di buona fattura. Non certamente perfetto. Alla prossima amministrazione il compito di verificare eventuali punti critici”.

Marco Bianchi (Sinistra): “la partecipazione dei cittadini ci ha permesso di entrare nei dettagli di uno strumento complesso per il quale occorre in futuro un costante monitoraggio. Ho sentito tante critiche ma usciamo finalmente da una situazione di deregulation per privilegiare la regola non più interpretabile a piacimento. Questa esperienza lascia la consapevolezza che abbiamo davanti una politica urbanistica grazie alla quale guardare con maggiore fiducia al futuro. Siamo alla fine e non era scontato arrivarci nei pochi giorni rimasti. Se ci fossero stati centinaia di emendamenti da parte dell'opposizione non ce l'avremmo fatta. Così non è stato. Ne prendiamo atto”.

Giovanni Pelini (Psi): “questo lungo cammino di partecipazione ci ha portato fin dalla Cat ad affinare uno strumento che oggi restituisce qualità ad Arezzo. Noi non abbiamo perso tempo, anzi abbiamo lavorato alacremente per ridare all'edilizia un ruolo importante di traino economico limitandone ovviamente gli aspetti deteriori come l'eccessiva occupazione di suolo”.

Piero Ducci (Città aperta – Idv): “non ho partecipato al dibattito e alla votazione sulle osservazioni per l'inopportunità politica e istituzionale che la cosa avrebbe creato visto che ricopro la carica di assessore all'urbanistica della Provincia. Non volevo creare alcun imbarazzo. Non parteciperò neppure al voto finale. Do atto del lavoro immane svolto dall'amministrazione fin dai tempi del Piano Strutturale approvato in tempi perfino veloci. Tuttavia il numero di osservazioni è tale che non può non destare preoccupazione. Il regolamento, su talune questioni, va indubbiamente migliorato. Il dibattito politico inoltre si è rivelato contratto per motivi di necessità e di tempo. Capisco l'importanza del risultato che doveva essere portato a casa. A questo punto confido che un dibattito articolato e coinvolgente sia destinato ai Piano complessi di intervento”.

Gianni Cantaloni (Pdl): “fin da primo momento abbiamo valutato negativamente il lavoro dell'amministrazione, anche per avere ascoltato poco cittadini e professionisti. Mancanza che si riverbera in aspetti ermetici e macchinosi difficilmente consultabili. Non capisco perché non si è data l'opportunità a chi conosce realmente la materia di dare il suo contributo. Il regolamento apre la strada non alla ripresa ma al contenzioso, lavoro più per avvocati che per architetti. Se Grazia Sestini vincerà le amministrative uno dei suoi primi atti sarà quello di rivedere radicalmente questo strumento. Se non abbiamo presentato emendamenti è perché non volevamo esporli, come successe a quelli di Lucherini in sede di Piano Strutturale, a bocciature preconcette e senza dibattito”.

Giuseppe Caroti: “ho partecipato sempre ai lavori della Cat, ho seguito molto attentamente tutto l'iter e ai lavori consiliari odierni ho cercato di portare il mio contributo. Contributo che si sostanziava nei miei 12 emendamenti che andavano in direzione di maggiore imparzialità amministrativa e di maggiore tutela del territorio rurale. Mi spiace non siano stati accolti. Annuncio la mia astensione”.