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Sansepolcro: malore dopo la dimissione dall’ospedale

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Sansepolcro: malore dopo la dimissione dall’ospedale

Arezzo – I risultati dell'autopsia che verrà effettuata nel pomeriggio dai medici legali dell'università di Siena, si conosceranno entro sessanta giorni. L'esame avrà luogo presso l'obitorio di Sansepolcro e riguarda E.F. un 87enne di Caprese Michelangelo deceduto la mattina di sabato 5 marzo, mentre era in auto con la figlia che lo stava riportando a casa dopo una notte trascorsa all'ospedale della Valtiberina. Come riferito dalla donna, l'anziano quando era vicino a casa ha chiesto di fermarsi per un bisogno fisiologico. Fermata l'auto, la signora è scesa per andare ad aprire la portiera ed ha visto l'anziano padre chinarsi su se stesso, ormai senza vita.
L'intervento del 118 è servito solo a constatare l'avvenuto decesso. Poi il verbale dei carabinieri e la decisione della Procura di procedere comunque ad un esame autoptico.

L'Azienda sanitaria, ha ricostruito nel dettaglio il percorso clinico di E.F.
"Il paziente – si legge nel rapporto interno – è stato accompagnato al pronto soccorso con una ambulanza del 118 venerdi sera alle 19,07 per sintomatologia caratterizzata da stato soporoso (condizione di dormiveglia patologico) associato a bassi valori glicemici. E' stata somministrata terapia endovena che ha ottenuto il rapido ripristino dello stato di vigilanza, consentendo quindi una precisa valutazione neurologica. Nonostante l’esame clinico non abbia dato esito ad alterazioni patologiche è stato eseguito un esame tac-encefalo che ha escluso evidenti lesioni emorragiche o ischemiche in fase acuta. Anche gli esami di laboratorio sulla funzionalità dei principali parenchimi eseguiti non hanno mostrato alterazioni patologiche a parte la conferma del basso valore glicemico.
A questo punto – si legge nel rapporto medico – è stato deciso di trattenere in osservazione il paziente per procedere a monitoraggio delle funzioni vitali e dei valori glicemici. I controlli sono stati effettuati ad intervalli regolari nel corso della notte (ogni 3 ore circa) dimostrandosi stabili. In particolare la glicemia non si è mai portata su valori al di sotto del range minimo di normalità e non sono stati osservati episodi aritmici di qualsiasi natura. Alle ore 09,01 persistendo la stabilità clinica e non riscontrando necessità di ulteriori approfondimenti strumentali eo laboratoristici il paziente è stato dimesso".
Questa la storia clinica dell'uomo che venti minuti dopo, mentre rientrava a casa è deceduto.

DICHIARAZIONE DG DESIDERI
"Non intendo assolutamente trarre conclusioni definitive – dichiara il Dg della Asl Enrico Desideri – derivanti dal rapporto che è giunto sul mio tavolo da parte dei sanitari dell'ospedale di Sansepolcro. Aspettiamo con serenità l'esito dell'esame autoptico. L'episodio di Sansepolcro, messo assieme a quello di Terranuova, dove questa mattina un 84enne è deceduto nella sala di attesa del distretto sociosanitario prima effettuare un prelievo di sangue, sono eventi che se non valutati nella loro reale portata, rischiano di indurre a conclusioni fuorvianti. La scienza medica e l'organizzazione sanitaria, stanno compiendo passi da giganti nella cura delle malattie. Ma esiste anche una suprema legge naturale che ci dice che la vita di tutti noi, ad un certo punto finisce. Se questo accade in un locale di proprietà della Asl o appena ne siamo usciti, non significa necessariamente che siamo di fronte a casi di malasanità. Il nostro impegno – prosegue Desideri – è quello di compiere ogni sforzo possibile per garantire la salute delle persone. Con la massima attenzione ai percorsi di assistenza, affinché questi non divengano loro una causa di malattia o morte, o una omissione nel prestare le migliori cure. Intendo adesso porgere le mie condoglianze ai familiari delle due persone scomparse. Ma vorrei anche rassicurare loro e tutti i cittadini – conclude il Dg – che il nostro impegno è quello di garantire la migliore risposta alle esigenze di salute, assieme alla totale trasparenza sulle vicende che chiamano comunque in causa ed a qualsiasi titolo l'Azienda sanitaria".