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Veltroni e Vendola con Fanfani

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Veltroni e Vendola con Fanfani

Arezzo – “Se un giorno mi avessero detto che io e Walter avremmo fatto un comizio con Fanfani…”. Nichi Vendola ha aperto nel segno dell’ironia il suo intervento in piazza Risorgimento. E Giuseppe Fanfani non si è tirato indietro: “se anche a me avessero detto che avrei parlato insieme a Veltroni e Vendola…”.
Manifestazione nel segno del rispetto delle diversità e del loro valore per una nuova e avanzata unità quella di stasera promossa da Pd e Sel e aperta dai segretari provinciali Meacci e Landucci. “La nostra unità – ha detto Fanfani riferendosi anche agli altri partiti della coalizione – è garanzia di buon governo. Quello che abbiamo dimostrato fino ad oggi e che continueremo a garantire in futuro. Mi chiedo quale governabilità possano promettere la mezza dozzina di candidati che si sono presentati divisi e in forte antitesi tra di loro”.
Giuseppe Fanfani si è detto ottimista: “abbiamo vinto nel 2006 e vinceremo ancora. Non possiamo lasciare questa città in mano a chi l’ha umiliata”. E il riferimento è stato a variantopoli. “Quando sono arrivato in palazzo comunale, ho trovato tutto fermo. Un solo cantiere era programmato: quello della piccola area vede al Praticino. Per il resto nulla, se non il blocco totale delle attività e i più che giustificabili timori della macchina amministrativa a muovere un passo. In cinque anni abbiamo concluso o attivato lavori per 100 milioni di euro, garantiti i servizi alla famiglia e quindi agli anziani e ai bambini, approvato il Regolamento Urbanistico nella più assoluta correttezza e trasparenza. Il tutto in un disegno di città, nel quale rientrano le grande aree, destinato a garantire non solo un’ancor migliore vivibilità ma anche un forte sostegno all’economia locale”.
Il sostegno di Pd e Sel è quindi venuto a Fanfani da Veltroni e Vendola. Il primo ha ricordato il “duro ma entusiasmante” lavoro di Sindaco che conosce bene per essere stato alla guida di Roma ed ha invitato il centro sinistra a definire “una proposta positiva per il paese” che possa essere in grado di contrastare quello che ha definito, citando Antonio Gramsci, il “sovversivismo istituzionale” di Silvio Berlusconi. Vendola ha sollecitato una più forte attenzione alle persone e quindi ai “volti” più che ai “voti” ed ha sollecitato, riferendosi non solo ai problemi dell’area mediterranea, a “veder ee a lavorare per un mondo bello nelle sue differenze”.