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8 Marzo, Giornata mondiale del Rene

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8 Marzo, Giornata mondiale del Rene

Giovedi prossimo, oltre ad essere la Giornata dedicata alle donne, è anche la Giornata mondiale del rene.
La malattia renale cronica sta diventando uno dei maggiori problemi di salute nel mondo ed è legata sia all'allungamento della vita media, sia alla maggiore sopravvivenza dei soggetti affetti da malattie metaboliche (diabete) e cardiovascolari.
La patologia renale si associa a numerose complicanze, in particolar modo cardiovascolari, comporta elevati costi sociali, e per questo la sua prevenzione riveste un ruolo importantissimo per il nefrologo.
La stima della prevalenza nella letteratura internazionale oscilla tra il 9%-11% della popolazione: in Toscana sono interessate tra 800.000 e 1.000.000 di persone.
Obiettivo della “giornata mondiale del rene” è quello di sensibilizzare i cittadini sull’importanza del 'tenere sotto controllo' i nostri reni e, dall'altro, contribuire in modo concreto alla prevenzione delle patologie renali. La diagnosi precoce e un adeguato trattamento possono, infatti, prevenire la progressione dell'insufficienza renale e le sue complicanze.
La Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Arezzo organizzata una iniziativa dedicata a due scuole: l’Istituto Tecnico Fossombroni per Geometri e l’Istituto Tecnico Economico Buonarroti.
All’interno dei due istituti, giovedì mattina verranno coinvolti 200 studenti degli ultimi due anni di corso. Dopo una presentazione sulle malattie renali con domande e richieste, tutti coloro che lo vorranno, saranno sottoposti alla misurazione della Pressione arteriosa e all’ esame delle urine sia ai ragazzi che al personale della scuola, con il rilascio di una ricevuta con il risultato degli esami ottenuti. Tutto questo con il supporto del personale sanitario della Croce Rossa, sezione di Arezzo.
Per l’intera giornata presso il centro commerciale Esselunga di Arezzo sarà organizzato un punto per la distribuzione di materiale informativo sulle malattie renali e le buone pratiche di prevenzione.

DECALOGO GIORNATA MONDIALE DEL RENE
Anche per a salute dei propri reni, sono i medici di famiglia i primi interlocutori dei cittadini.
I reni sono organi che si possono deteriorare, spesso senza dare alcun segno o sintomo. Per cui è necessario, una volta all’anno, misurare la pressione arteriosa e effettuare l’esame delle urine. Talvolta può essere necessario anche conoscere il valore della creatinina nel sangue e effettuare un’ecografia renale. I soggetti a rischio di malattia renale sono adulti con età superiore a 60 anni, ipertesi, diabetici, obesi, individui con familiarità per malattie renali e coloro che fanno abuso di farmaci anti-infiammatori.
Nella fase ultima della malattia renale (insufficienza renale terminale) gli unici rimedi sono la dialisi e eventualmente il trapianto. Due milioni e mezzo nel mondo i pazienti in trattamento dialitico per uremia cronica. In Italia sono 50.000 le persone in trattamento dialitico cronico.
Il 72% dei dializzati sono pazienti diabetici o ipertesi (a volte entrambi). Il diabete si complica con il danno renale in almeno il 40% dei casi. La progressione del danno renale si può rallentare con l’uso di farmaci che sono dotati di azione reno-protettiva, sia perché controllano la pressione arteriosa, sia perché riducono la proteinuria. Il controllo della malattia renale è fondamentale anche perché migliora la prognosi cardiovascolare (chi è malato di rene spesso soffre di malattia cardiaca).

L’ATTIVITÀ DI EMODIALISI NELLA NOSTRA PROVINCIA
In tutti gli ospedali della nostra provincia si svolge attività di emodialisi: Arezzo (Responsabile, Patrizio Imperiali), Montevarchi (Responsabile Carlo Mura), Sansepolcro, Bibbiena e Cortona (Responsabile Ennio Duranti).
Nel 2011 sono stati trattati in tutta la provincia 213 pazienti uremici cronici e più di 100 pazienti acuti, gestiti in unità di terapia intensiva (UTIC e SAR). Complessivamente i trattamenti effettuati sono stati 32.800 per pazienti cronici a cui si sommano i trattamenti in acuto: emodialisi continua (CRRT) e plasmaferesi. In quest'ultima metodica viene sostituito in parte il plasma del paziente con scambio di plasma fresco o soluzione di albumina e viene effettuata nei pazienti ematologici, neurologici e nel caso di intossicazione da farmaci.