Home Politica Cisl, il Sicet Cisl di Arezzo torna all’attacco sull’IMU

Cisl, il Sicet Cisl di Arezzo torna all’attacco sull’IMU

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AREZZO – Roberto Benci, segretario territoriale del SICET CISL (Sindacato Inquilini Casa E Territorio) di Arezzo, esprime il suo dissenso nei confronti della delibera presa sull'IMU (l'imposta sugli immobili) nel corso della riunione del Consiglio Comunale del 13 luglio 2012.
In tale occasione, l'Assessore al Bilancio, Donati, ha presentato le aliquote inerenti il pagamento dell'IMU, la cui ultima rata dovrà essere versata nel mese di dicembre. Col parere di 17 Consiglieri a favore e 15 contrari, sono state approvate, con la possibilità di apportare delle modifiche entro il mese di settembre, le seguenti aliquote:
Prima casa: 4 per mille.
Abitazioni date in locazione a qualsiasi titolo e risultanti prima casa per l'inquilino: 8,9 per mille.
Tutti gli altri immobili 9,9 per mille.
Il Segretario del SICET, che ha avuto già modo di esprimere il suo parere sull'IMU in un precedente articolo e nel corso di un confronto effettuato in un programma di Arezzo TV con l'Assessore al bilancio, torna a ribadire il concetto che non è giusto far pagare la stessa aliquota dell'8,9 per mille ai proprietari che hanno affittato a canone libero e a quelli che hanno, invece, stipulato dei contratti agevolati, rimanendo entro i parametri previsti negli accordi territoriali.
Tutto questo perché l'IMU, applicata nel modo in cui è stata deliberata, spingerà i locatori a non stilare contratti a canone ridotto, ricorrendo a quelli liberi, il che andrà a discapito degli inquilini di cui il SICET CISL è il rappresentante sindacale.
Il Segretario territoriale Benci torna a ribadire che soltanto con una differenziazione netta dell'aliquota IMU tra le case affittate secondo gli accordi comunali e quelle a canone libero sarà possibile convincere i locatori a continuare a fare quei contratti di locazione agevolati che vanno a vantaggio anche del conduttore.
Perché, si chiede il Segretario del SICET CISL, in altri comuni capoluogo della Toscana il problema è stato preso in esame con un atteggiamento completamente diverso?
Ad esempio, scendendo nel concreto, a Pisa sono state applicate le seguenti aliquote:
Prima casa e abitazione data in comodato ai figli: 4 per mille.
Immobili dati in affitto a canone concordato: 5,8 per mille.
Appartamenti dati in locazione a canone libero e tutti gli altri immobili: 11 per mille.
Il Comune di Arezzo è ancora in tempo per apportare delle modifiche alle aliquote fissate nella riunione del Consiglio del 13 luglio, aliquote, del resto, approvate con una ristretta maggioranza, cercando di andare incontro a quei locatori che hanno stipulato contratti a canone concordato, perché, altrimenti, tutti gli affitti verrebbero aumentati con notevole danno economico per gli inquilini, categoria, di per sé, già svantaggiata.

Articlolo scritto da: Ufficio Stampa CISL