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La Questura notifica a 4 ultras del Valdarno il provvedimento di Daspo

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La Questura notifica a 4 ultras del Valdarno il provvedimento di Daspo

L’ultimo derby. Era il 9 ottobre 2011 quando l’Aquila Montevarchi, ormai prossima al fallimento, ha affrontato allo stadio Brilli Peri l’ex Sangiovannese già denominata SanGiovanniValdarno nella gara valevole per il campionato di eccellenza toscana. Nonostante le vicissitudini societarie la rivalità tra le tifoserie è rimasta inalterata. Da San Giovanni Valdarno sono stati diversi gli ultras che sia in treno che con mezzi proprio hanno raggiunto Montevarchi. Anche se opportunamente scortati dalla Polizia gli ultras di San Giovanni nel tragitto dalla stazione allo stadio e viceversa hanno cercato lo scontro con i rivali montevarchini che aspettavano lungo il percorso. La polizia è riuscita comunque a contenere le opposte tifoserie evitando contatti fra loro. In questa circostanza già nei giorni immediatamente successivi al derby, a seguito di attività investigativa degli operatori del Commissariato di P.S. di Montevarchi, il Questore di Arezzo ha emesso nei confronti di due ultras della città del Marzocco provvedimento DASPO. Ad uno dei due ultras, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, è stato anche imposto l’obbligo della presentazione in Uffici di Polizia in orario in cui la squadra di San Giovanni Valdarno è in campo.
Gli agenti del Commissariato P.S. di Montevarchi hanno quindi esaminato i filmati della Polizia Scientifica allo scopo di individuare chi nel corso della gara ed ai margini della gara stessa si fosse reso responsabile di episodi delittuosi.
Nei giorni scorsi ad altri 4 ultras di San Giovanni Valdarno, identificati nonostante il volto travisato, ritenuti responsabile del possesso di artifici pirotecnici, è stato notificato il provvedimento di Daspo, della durata di due anni, emesso a loro carico dal Questore di Arezzo.
Ad uno dei quattro è stato imposto anche l’obbligo della presentazione.
I sei ultras dell’età compresa tra i 26 e i 48 anni, sono tutti residenti in Valdarno e mentre qualcuno di loro era sconosciuto alle forze dell’ordine altri erano già noti in quanto risultano avere precedenti di Polizia per violazioni commesse anche nel corso di manifestazioni sportive.