"Siamo molto arrabbiati del fatto che la sentenza della Cassazione ha violato un diritto, che è quello del diritto al lavoro di Luigi. Perchè Luigi quel giorno era al lavoro non a divertirsi. La mattina quando si è alzato non ha detto alla moglie vado a sparare al primo che capita, andava a fare il suo lavoro" queste le parole di un amico di Spaccarotella, intervistato sotto all'abitazione dell'ex agente in via Ghirlandaio, da dove hanno avuto insieme la notizia della decisione della Cassazione. "Luigi ha passato questi 4 anni e mezzo male, come fosse nelle tenebre" ha aggiunto. "Ha tutti vicino, la moglie ed i figli, ed i pochi amici che gli sono rimasti". "Immaginate voi come può aver preso la notizia. Non se l'aspettava, credeva che la sentenza della Corte d'Appello venisse ribaltata". Solo gli amici sono scesi ed hanno deciso di parlare con i giornalisti per raccontare il loro dolore, la loro rabbia di fronte alla decisione della Cassazione. La famiglia è rimasta chiusa in casa. Nessuna dichiarazione, nessuna parola se non quella di rispettare il loro silenzio e la volontà di Spaccarotella di non parlare con nessuno.