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Porta Sant’Andrea: risponde alla Magistratura della Giostra

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Porta Sant’Andrea: risponde alla Magistratura della Giostra
Porta Sant'Andrea

Il Quartiere replica al comunicato della Magistratura della Giostra del 25 giugno scorso con un documento approvato all’unanimità dal Consiglio Direttivo nella seduta di ieri 27 giugno.
Il Consiglio Direttivo del Quartiere ritiene il comunicato della Magistratura assolutamente fuori luogo e il contenuto dello stesso e i toni utilizzati gravemente lesivi dell’onorabilità dell’ente e di tutti gli associati.
L’aver definito “becere scompostezze”o “stravaganti valutazioni” le dichiarazioni di alcuni Rettori circa l’operato del Maestro di Campo e dei suoi aiutanti nel corso dell’ultima edizione della Giostra del Saracino costituisce una mancanza di rispetto nei confronti dei Quartieri, delle dirigenze e dei soci che con impegno, sacrificio e competenza portano avanti la manifestazione e si preparano per dare il massimo in quei 4,5 secondi di carriera.
A fronte di tale meticoloso lavoro è legittimo che i Quartieri si aspettino competenza e professionalità anche da parte degli altri soggetti coinvolti nella manifestazione ed è altrettanto legittimo che gli stessi si lamentino quando tali aspettative sono ampiamente disattese. Ciò a maggior ragione di fronte al preoccupante ripetersi di macroscopiche violazioni delle norme tecniche e regolamentari.
Ben conscio del ruolo e dei poteri della Magistratura e lungi dal voler porre in essere “maldestri tentativi di arrogarsi poteri che non competono”, il Quartiere di Porta S. Andrea ribadisce la propria volontà di presentare, in conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento della Giostra, un formale esposto alla Magistratura per l’attivazione del procedimento previsto all’art. 16 del suddetto Regolamento affinché sia valutata la destituzione dall’incarico degli attuali Maestro di Campo ed aiutanti.
Non si tratta, come è stato offensivamente affermato dalla Magistratura della Giostra di un “goffo tentativo di contenere il malcontento di molti (quartieristi)” e neppure di “girare gratuitamente su terzi responsabilità proprie per risultati evidentemente non conformi alle aspettative” ma di un atto legittimo dal momento che il Quartiere ritiene che nel comportamento tenuto dal Maestro di Campo e dai suoi aiutanti siano ravvisabili fatti di rilievo disciplinare e violazioni del regolamento tecnico oltre che del protocollo siglato con Capitani dei Quartieri.
Ci preme inoltre evidenziare che la presa di posizione della Magistratura in favore di una delle parti “La Magistratura vuole ringraziare pubblicamente il Maestro di Campo e i suoi Vice e dare atto della condotta esemplare e sempre all’altezza della situazione tenuta nell’occasione, con ineccepibile applicazione del regolamento tecnico e del contenuto del protocollo siglato coi capitani dei quartieri in occasione dell’estrazione delle lance”, costituisca di per sé una violazione delle norme regolamentari traducendosi in una anticipazione della decisione sull’istaurando procedimento di cui all’art. 16 del Regolamento.
A fronte della prevista facoltà dei Quartieri di attivare il procedimento disciplinare richiamato all’art.16, la Magistratura, prima di esprimersi in un senso o nell’altro, avrebbe dovuto dare la possibilità ai Rettori di esercitare le proprie facoltà riguardo al deposito degli esposti/segnalazioni. Sarebbe stato perlomeno auspicabile il rinvio di ogni presa di posizione dell’organo giudicante all’esito della lettura della relazione del Maestro di Campo, ancora non depositata al momento dell’emissione del loro comunicato.
Quest’arroccamento preventivo ci sembra la riproposizione dell’atteggiamento “pro-giuria” del 2010 dopo il clamoroso errore nel centro di Vedovini. La storia ha dimostrato chi avesse ragione.