Home Cronaca ‘Spaccarotella ha sparato per uccidere. Per questo merita il carcere’

‘Spaccarotella ha sparato per uccidere. Per questo merita il carcere’

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‘Spaccarotella ha sparato per uccidere. Per questo merita il carcere’

Luigi Spaccarotella, l'undici novembre 2007 nell'area di servizio di Badia al Pino ha sparato per uccidere. Per questo merita il carcere per l'omicidio volontario di Gabriele Sandri, 26enne tifoso della Lazio, che quel giorno era in viaggio con altri amici per seguire una partita dei bancoazzurri contro l'Inter. La Corte di Cassazione ha chiuso la vicenda giudiziaria legata alla tragica morte di 'Gabbo', confermando la sentenza della Corte d'assiste d'appello e condannando Spaccarotella a 9 anni e 4 mesi di carcere, chel'ex agente della stradale inizierà a scontare gia' dalle prossime ore. E' stata accolta, quindi, la tesi del procuratore generale della Cassazione: Luigi Spaccarotella, secondo il pg Iacoviello, "avrebbe accettato il rischio" di colpire qualcuno mirando alla Renault Scenic al cui interno si trovava il giovane Sandri. "Se Spaccarotella sparando avesse centrato un'auto in transito – ha detto Iacoviello – forse si sarebbe potuto parlare di omicidio colposo. Ma c'e' diversita' tra sparare verso un'auto e colpire un'occupante di quella autovettura, e sparare dall'altra parte della strada e colpire un'auto di passaggio". Il sostituto procuratore generale della Cassazione si e' inoltre soffermato anche sulla mancanza del movente, sottolineando che "il movente non conta quando si ha a che fare con il dolo eventuale". Per Cristiano Sandri, fratello di Gabbo, quella di oggi e' "una sentenza giusta e in punta di diritto. E' evidente che nell'azione che ha posto in essere Spaccarotella c'e' il dolo eventuale, perche' ha accettato il rischio di quello che poteva accadere, cioe' la morte di chi era a bordo dell'auto e purtroppo di mio fratello Gabriele". E secondo Giorgio Sandri, il padre di Gabriele "la sentenza della Cassazione ha riconosciuto quello che noi dicevamo sul verdetto di primo grado, e cioe' che si trattava di una sentenza vergognosa". La prima sentenza, in corte d'Assise ad Arezzo, aveva condannato Spaccarotella solo per omicidio colposo, mentre l'Appello aveva attribuito all'agente il delitto di omicidio volontario. Adesso per Luigi Spaccarotella si aprono le porte del carcere: "Affrontero' la situazione da uomo", ha detto al suo avvocato, Federico Bagattini, che spiega: "Appena il fax verra' trasmesso a Firenze, Spaccarotella verra' trasferito in carcere. O probabilmente sara' lui stesso a costituirsi".