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Vigili del Fuoco: prima di tutto la sicurezza

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Vigili del Fuoco: prima di tutto la sicurezza
vigili del fuoco

AREZZO – Provocare allarmismi o meglio spendersi in terrorismo psicologico non è stato non è non sarà mai nella nostra cultura, così David Mencarelli segretario FNS Cisl, su quanto accade in seno ai Vigili del Fuoco della provincia di Arezzo ed in particolare sulla situazione del presidio di Bibbiena dove si vuol far passare un messaggio non rispondente alla realtà da parte di alcuni solo per avere i riflettori puntati.
Il contesto casentinese, prosegue Mencarelli, è lo specchio di una situazione generalizzata che interessa molte realtà dei VVFF a livello nazionale aggravato dalla revisione della spesa pubblica conosciuta come spending review. Il polverone che si è alzato ad arte sul presidio di Bibbiena sostenendo che sarà chiuso non risponde al vero e lo dimostra la recente circolare ministeriale di questo gennaio 2013 la quale conferma che, nell’aretino, sono mantenuti i presidi di Bibbiena, Montevarchi e Cortona. Allo stato attuale, però, la sede di Bibbiena non ha i requisiti minimi di sicurezza così come richiesto dal Dlgs. 81.08 ex 626 . Questo significa che è necessario adoperarsi perché la struttura sia messa in sicurezza per garantire a chi ci lavora di poter operare in assoluta tranquillità potendo contare sui requisiti standard. La CISL ha chiesto e chiede a gran voce che tutti gli attori si adoperino per far sì che i locali siano adeguatamente conformi alle normative vigenti perché non si può lasciare un territorio vasto ed orograficamente impegnativo come il Casentino sprovvisto del presidio locale dei VVFF i quali, se chiamati ad intervenire, questi si dovrebbero spostarsi dal capoluogo dilatando notevolmente i tempi dell’intervento e del soccorso.
Analoga questione quella della Valtiberina dove, pare, ci stiamo avviando ad una soluzione del problema con la costituzione di un presidio fisso dove opereranno personale professionista e volontari garantendo il servizio in loco H24.
Il fatto poi che mancano i fondi per poter acquistare carburante, provvedere alla manutenzione mezzi e sedi ecc. ecc.. è una questione non locale, ma nazionale in quanto l’ultima legge di bilancio non solo ha tagliato i fondi, ma addebita gli interessi di mora al dirigente qualora questi dovesse impegnare fondi prima di averli in cassa.
E a proposito di soldi, prosegue Mencarelli, voglio far notare che dal 2011 sono stati tagliati i fondi per le emergenze questo significa che tutti gli interventi di emergenza che abbiamo svolto dal terremoto in Emilia passando per dall’alluvione in Versilia per finire alla Concordia non ci è stato pagato un solo euro ed inoltre i vigili del fuoco stanno aspettando gli arretrati sulle indennità accessorie concordate a livello nazionale nel 2008/2009 pari a 30 milioni di euro pari a circa 1000 euro all’anno a dipendente.
Altra questione che richiede attenzione, ma anche risoluzione è la presenza del nucleo elicottero. Attualmente il mezzo aretino è stato “dirottato” a svolgere servizio di soccorso a Genova dove svolge tramite convenzione VF-118 servizio di elisoccorso sanitario. Logica vorrebbe anche per razionalizzare costi che anche da noi si attuasse una convezione fra 115/118 di modo tale da poter garantire il servizio nell’intera area vasta compresa l’Umbria.
Le questioni aperte, conclude Mencarelli, sono tante ma voglio in ultimo fare un appello alla politica la quale deve essere più attenta alle esigenze dei cittadini e di conseguenza dare risposte concrete e non lasciarsi sedurre da quelle sirene che gridano più forti solo per il gusto di farlo.

CISL Arezzo

Articlolo scritto da: CISL Arezzo