Home Nazionale A rischio ‘iniziazione’ rave party, concerti ma anche gite scolastiche

A rischio ‘iniziazione’ rave party, concerti ma anche gite scolastiche

0

Roma, 6 nov. (AdnKronos Salute) – A Roma l’85% dei ragazzi fa uso di alcol nei weekend, il 45% di superalcolici, mentre il 75% ha avuto contatto con cannabis o altre droghe. Sono i dati emersi dal progetto Pari & Impari promosso dal Ceis di Don Mario Picchi in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale. Il dossier sull’utilizzo di droghe e di alcol da parte degli alunni delle scuole romane è stato elaborato sulla base di un campione di oltre 3.000 gli studenti tra i 12 e i 18 anni, che hanno risposto in forma anonima ai questionari preparati dal Ceis e distribuiti anche in 15 scuole della Capitale e in luoghi di aggregazione giovanile.
I dati dell’indagine indicano che l’80% ha ammesso di fumare sigarette, il 95% ha rapporti sessuali non protetti e il 18% ha confessato di giocare ai videopoker o slot-machine. La fotografia dei giovani studenti scattata dal Ceis dice anche che l’85% dei giovani beve birra o cocktail, 3 su 5 assumono droghe leggere nel weekend al pub o in discoteca. Il 27% ammette di procurarsi le sostanze a scuola.
“Il rischio legato all’alcoldipendenza – spiega Roberto Mineo, presidente del Ceis – si presenta in età sempre più precoce, il primo approccio si rileva addirittura a 12 anni, trasformando poi gli adolescenti in ‘poliassuntori'”.
Ciò vuol dire, prosegue Mineo, che “all’alcol si aggiungono via via altre dipendenze, in primis quella da droghe leggere o sintetiche, reperibili soprattutto in luoghi di aggregazione come pub e discoteche. Un vizio che spesso si prende proprio a scuola: è frequentando le superiori, infatti, che si corre il pericolo maggiore di entrare in contatto con chi fa uso di stupefacenti”.
“Non assumerli – conclude Mineo – può costare l’esclusione dal gruppo. Non a caso i momenti più pericolosi sono considerate le gite scolastiche, oltre a rave party e concerti, dove diventa quasi inevitabile sottrarsi al ‘rito’ del debutto in società, anche se, e lo ripetiamo, il 27% afferma di procurarsi” sostanze “a scuola”.