(AdnKronos) – Un fenomeno in crescita che mette a dura prova le strutture chiamate al controllo del settore: da gennaio a settembre di quest’anno, l’Ispettorato repressione frodi, i Nuclei antifrode dei Carabinieri, il Corpo forestale e le Capitanerie di Porto hanno effettuato 60mila controlli, con oltre 32 milioni di euro di sequestri; sono state emesse più di 6mila sanzioni e quasi mille persone sono state segnalate all’Autorità giudiziaria.
Dal 2013 c’è stato un forte aumento della contraffazione di etichette che ha portato, secondo il rapporto di FareAmbiente, a 3 milioni 367mila 846 sequestri. A livello europeo sono stati registrati 28,3 milioni di euro di illeciti finanziamenti ai danni dello Stato e della Ue, con sequestri per 6,7 milioni di euro; 2.055 gli autori di reato deferiti all’autorità giudiziaria.
Un fenomeno criminale che colpisce tutta la gamma di prodotti agroalimentari, dalla carne alle uova, dai formaggio al latte, al vino, anche se Il primato spetta all’olio di oliva. I prodotti alimentari rappresentano un settore molto importante che, nonostante la crisi, con 25 miliardi di euro contribuisce per il 7% alle esportazioni nazionali. Ma ne i supermercati di tutto il mondo, per ogni barattolo di salsa di pomodoro, così come per ogni pacco di pasta o confezione di olio extravergine realmente made in Italy, ne esistono altri tre che contrabbandano false origini sfruttando immagini, denominazioni e marche che ‘suonano’ come italiane.