Roma, 23 nov. (AdnKronos) – L’agroalimentare italiano è sotto attacco: frodi, falsificazioni e contraffazioni colpiscono duro, con le agromafie che si fanno sempre più aggressive, mettendo a rischio la sicurezza alimentare, la salute dei cittadini e un settore che è uno dei gioielli del made in Italy. Per contrastare l’agropirateria, la Lega, con due iniziative di legge alla Camera e al Senato, chiede l’istituzione di una Procura nazionale contro i reati nel settore agroalimentare, riprendendo una proposta lanciata nel 2010 dal procuratore aggiunto di Torino Raffaele Guariniello.
I dati sono allarmanti: la contraffazione alimentare vale 1,1 miliardi di euro, soprattutto sul mercato interno. Tra le produzioni più colpite ci sono i prodotti a denominazione di origine protetta, i Dop e a indicazione geografica protetta, gli Igp, sottolinea Davide Caparini, primo firmatario di una delle proposte di legge del Carroccio.
Secondo le ultime stime Coldiretti, il business criminale ai danni del settore costerebbe all’Italia 300mila posti di lavoro, e dal rapporto ‘Agromafie’ del 2013, il fatturato del falso made in Italy, nel solo settore agroalimentare, ha superato i 60 miliardi di euro, quasi il doppio di quello delle esportazioni nazionali degli stessi prodotti originali.