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Confesercenti su tassa di soggiorno

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Confesercenti su tassa di soggiorno
Mario Checcaglini

Checcaglini: “Una gabella inaccettabile. Un freno allo sviluppo turistico”

L’associazione di categoria di via Fiorentina non è d’accordo all’introduzione della tassa di soggiorno nel territorio comunale. Il direttore di Confesercenti Arezzo, Mario Checcaglini, interviene sulla questione della tassa di soggiorno.
“Confesercenti – spiega Mario Checcaglini – è contraria all’introduzione della tassa di soggiorno ad Arezzo come lo è stata per Bucine, per altre realtà del territorio provinciale e in tutte le città d’Italia. Riteniamo che la tassa di soggiorno sia dannosa per lo sviluppo del territorio e che contribuisca  a far perdere competitività alla rete turistica del nostro Paese”.
A Confesercenti la tassa di soggiorno appare come l’ennesimo ostacolo allo sviluppo del turismo. “Un settore – puntualizza il direttore Checcaglini – che non decolla ad Arezzo. Siamo fermi da dieci anni con il numero di presenze visitatori. Nessuna impennata significativa è stata registrata. Ecco quindi che come associazione di categoria riteniamo che prima di fare certe scelte sia importante un attento studio dei flussi turistici e una valutazione sulla reale situazione del turismo in città e in tutto il territorio provinciale. È impensabile che oggi si preveda l’istituzione della tassa di soggiorno in un momento in cui le famiglie e le imprese sono vessate dalla tassazione e dalla pressione fiscale. La scelta appare come un deterrente allo sviluppo turistico e del territorio”.
“Arezzo come città turistica – dice Checcaglini – è l’ultima città in Toscana per presenze. Credo che debbano essere messe in piedi strategie per rilanciare il settore e non per frenarlo. Gli alberghi soffrono di una crescita esponenziale di strutture extralberghiere; inoltre l’eccessiva tassazione sta mettendo in ginocchio molte strutture. Andare oggi ad introdurre la tassa di soggiorno sembra essere la peggior strada percorribile. Ecco quindi che Confesercenti dice No alla tassa di soggiorno”.