Home Nazionale Fi: in arrivo tagli, da ottobre sede S.Lorenzo Lucina ‘perde’ terzo piano

Fi: in arrivo tagli, da ottobre sede S.Lorenzo Lucina ‘perde’ terzo piano

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– Roma, 19 set. (Andkronos) – L’allarme conti per Forza Italia resta sempre alto. E il tesoriere unico, Maria Rosaria Rossi, ha dovuto ‘sacrificare’ un pezzo della sede nazionale di San Lorenzo in Lucina per racimolare più fondi possibile ed evitare nuovi tagli, specialmente al personale. Entro la fine del mese, il quartier generale azzurro perderà gli oltre 300 metri quadrati al terzo piano di palazzo Fiano-Almagià, riservati fino ad ora agli uffici dell’amministrazione, dove lavorano una trentina di dipendenti, che dal primo di ottobre dovranno trasferirsi al primo piano, dove sono sistemati i vertici del partito, ma anche alcuni deputati e senatori.
”Siamo costretti a procedere ad una improcrastinabile ottimizzazione degli spazi in uso alla nostra sede nazionale, dando corso rapidamente alla dismissione del terzo piano ubicato in via in Lucina e alla conseguente ripartizione degli spazi utilizzabili che dovrà avvenire entro e non oltre il 29 settembre prossimo”, scrive la Rossi in una lettera, che l’Adnkronos ha potuto visionare, inviata il 17 settembre scorso a ”tutti i responsabili di settore, tutti i capi ufficio della sede nazionale e, per conoscenza, a tutto il personale dipendente del movimento”.
Almeno per ora, non dovrebbe essere toccati gli altri 2.500 metri quadrati di via in Lucina, che qualcuno vedeva a rischio per gli affitti e i costi di manutenzione troppo alti. Il contratto di locazione (un 6+6), che è stato firmato nei primi giorni del dicembre 2013, prevede un canone complessivo di quasi 80 mila euro al mese (960 mila euro l’anno rispetto ai quasi 2 milioni di euro spesi per la location storica di via dell’Umiltà) e include anche l’affitto del terzo piano pari a 20mila euro al mese. Il ‘taglio’ fissato dalla ‘circolare Rossi’, che colpirà anche le spese di manutenzione, comporterà un risparmio di circa 250mila euro l’anno. Con il trasloco degli ‘amministrativi’ al primo piano, alcuni parlamentari forzisti saranno costretti ‘stringersi’, mentre altri dovranno spostarsi alla Camera o al Senato. (segue)