Home Nazionale Fisco: Cna, aumentata di 5 mld tassazione immobili strumentali

Fisco: Cna, aumentata di 5 mld tassazione immobili strumentali

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Roma, 13 dic. (AdnKronos) – Quattro miliardi e 900 milioni in soli 36 mesi : tanto è cresciuta la tassazione locale degli immobili produttivi delle imprese. A denunciarlo è la Cna che riporta i risultati di uno studio dell’Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola impresa. “Si tratta – sottolinea la confederazione nazionale dell’artigianato – di una enorme mole di denaro sottratta agli investimenti ma ancora più grave è l’escalation della spremitura, passata, proprio negli anni in cui più mordeva la crisi, dai 4,7 miliardi del 2011, quando era in vigore solo l’Ici, ai 9,6 miliardi di quest’anno, somma delle entrate di Imu e Tasi”.
Prima di tutto, precisa lo studio, va tenuto conto che a innalzare la tassazione è, talvolta, l’elevato valore catastale degli immobili, che può andare addirittura al di sopra del valore di mercato: è il caso, a esempio, di Firenze. Nel 2014 a Napoli il titolare del laboratorio artigiano-tipo è il più “spremuto” d’Italia. Paga complessivamente 9.316 euro l’anno, davanti a Reggio Calabria (9.213) e Roma (9.013). Viceversa, il comune capoluogo meno esoso è Cuneo (1.012 euro), con alle spalle Udine (1.610) e Gorizia (1.628). Se si valuta, invece, l’incremento dell’ultimo triennio per la stessa tipologia di immobile la classifica cambia: in testa balza Avellino (+117,1%), seguita da Reggio Calabria (+111,6%) e Genova (+101,7%).
Mentre negli ultimi tre anni gli artigiani relativamente più “fortunati” sono stati quelli di Massa (con un decremento del 44,8%), Teramo (-11,6%) e Pistoia (-3,1%), con Mantova (-0,2%) gli unici ad aver visto diminuire l’importo richiesto. Passando agli immobili a uso commerciale, i negozi insomma, nel 2014 l’imposta in totale più “salata” è pagata a Firenze (7.363 euro), seguita da Cremona (5.998) e Sassari (5.850). La meno cara, invece, si versa a Sondrio (1.180 euro) Vicenza (1.382) e Cuneo (1.469).