Roma, 2 dic. (AdnKronos) – “La fase politica che si è aperta, in un quadro complessivo di riforme, agevola anche una discussione sulla giustizia meno legata alla contingenza: credo che qualche merito lo abbia il governo, che ha messo al centro il tema dell’efficienza e della funzionalità, dei tempi dei processi, piuttosto che imbarcarsi in riforme di carattere costituzionale, che non solo rischiavano di arrivare tardi rispetto ai problemi da risolvere ma anche di compromettere un valore fondamentale come quello dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura”. E’ quanto afferma il ministro della Giustizia Andrea Orlando, nel corso del programma ‘Bianco e Nero’ su Rai Radio1.
Per Orlando, ora “il confronto, sia pure con punte di asprezza, si gioca soprattutto su temi molto pratici e non più su questioni che hanno visto lo scontro degli anni scorsi. Anche la discussione con l’Anm sarà serrata e dura ma si pone su un terreno oggettivamente diverso rispetto al passato. Mi pare che si è smesso di chiederci se una nuova norma convenga o no a Berlusconi. Ci si può rimproverare che non si è sufficientemente rapidi, ma si cerca di riformare un campo come quello della giustizia che è immobile da 25-30 anni e non si può fare in una settimana. Ma nessuno può sostenere che stiamo facendo le leggi in favore o contro qualcuno”.