Roma, 22 set. – (Adnkronos) – “Mancano ancora all’appello circa 60 mld dallo Stato per i pagamenti dei debiti della pa”. E’ quanto sottolinea il vice presidente vicario dell’Europarlamento Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa a Roma.
Dati alla mano, “la Banca d’Italia ha stimato i debiti della pa al 31 dicembre 2012 a circa 90 mld”, ha spiegato Tajani. “Da parte sua il governo ha stanziato 56,8 mld, di questi sono stati erogati alle pubbliche amministrazioni 30, ma la Pa ne ha pagati 26,1. Dunque in totale mancano intorno ai 60 mld: 30 mld di quelli che sono stati stanziati e altri 30 circa ancora da stanziare” sulla base del debito complessivo indicato da Via Nazionale. E questo riguarda il pregresso, ovvero i debiti contratti fino alla fine del 2012. Per quanto riguarda il periodo dal 2013 ad oggi, “i debiti dovrebbero essere di circa 3-4 mld l’anno”, ha spiegato l’esponente del Ppe.
Nel ricordare di aver presentato tre interrogazioni urgenti alla Commissione europea in materia, Tajani ha posto l’accento sulla necessità che il governo agisca in fretta. “Queste aziende chiudono per crediti e non per debiti e questo è inaccettabile”, ha attaccato il numero Due del Parlamento europeo. “Certo non si puo’ dare tutta la colpa di questi ritardi al governo e le responsabilità vanno cercate anche nelle regioni, province e nella burocrazia”, ma il punto “è che le aziende continuano a soffrire, con ritardi nei pagamenti che toccano una media dei 210 giorni, secondo le associazioni”. Tajani che nella veste di commissario Ue all’Indutria aveva aperto una procedura d’infrazione contro Roma in merito ha dunque sottolineato l’importanza di intervenire al più presto per evitare di incorrere in future sanzioni della Corte di giustizia Ue più i costi salati degli interessi per la messa in mora.